Pubblicato l'ultimo "Quaderno della Biblioteca di Architettura di Palermo" scritto dall' Arch. Virginia Bonura

Il paesaggio oggi, argomento di dibattiti sempre più accesi, desta l’interesse del pubblico e delle
professionalità, poiché necessita di una reinterpretazione e ridefinizione secondo l’esigenza sempre più
forte di una “rinaturalizzazione” della società.
Fare il paesaggio, oggi, significa trasporre l’uomo, le sue necessità, i suoi bisogni, fisici e psichici, attraverso
il linguaggio dell’architettura, dell’arte e della natura, ma senza tralasciare il rispetto per il luogo e il
coinvolgimento dell’individuo e della comunità cui quel “luogo” deve appartenere e con il quale interagisce.
Conoscere il territorio, la comunità che lo vive, le logiche produttive e sociali, che fanno di uno spazio un
“luogo”, in cui è forte il senso di appartenenza di una comunità, significa riuscire, attraverso la ri-
progettazione e il ri-pensamento dello stesso, a ritrovare il piacere e l’appagamento che la natura trasmette
all’individuo; ed è proprio in questa ricerca del benessere sociale che il paesaggio va ripensato come “bene
comune”.

 

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