“Il sonetto, ovvero il ‘piccolo suono’” di Giuseppe Modica
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- Category: Scritture
- Creato: 26 Luglio 2018
- Scritto da Redazione Culturelite
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In questo plesso ideale comune, neofita e maestro si guardano talvolta in cagnesco poiché ciascuno affronta il proprio lavoro sorretto rispettivamente dall’ispirazione disordinata e scomposta e dalla fatica interminabile degli incastri. Ma accade che la scoperta delle differenze consenta a ciascuno di cogliere nell’altro un aspetto irrinunciabile della composizione, sicché il neofita comincia a rendersi conto che la semplice vocazione è farcita di abbagli e di falsi richiami, se non è corroborata da un’applicazione che la metta alla prova, e il maestro scopre con crescente sorpresa che l’elaborazione attenta e minuziosa nasconde l’elemento seducente dell’ispirazione. Ne nasce un’alchimia tale per cui ciascuno dei due adepti si accorge di essere pur sempre un apprendista, un ricercatore in movimento, sia pure muovendo da posizioni diverse, e che l’arte della composizione è davvero inesauribile. Il termine “sonetto”, del resto, allude al “piccolo suono” evocato dai versi, e se è vero che la poesia è “canto”, non c’è espressione poetica più compiuta di un piccolo testo che suona.
RIFERIMENTI
Il Sonetto, Cinquecento sonetti dal Duecento al Novecento, a cura di G. Getto e E. Sanguineti, Milano, Mursia, 1980.
https://acrocori.wordpress.com/2018/07/25/il-sonetto-ovvero-il-piccolo-suono/