Elite e Distinzione/ 34 - Pier Paolo Ottonello

Ora, io chiamo aristocrazia non una classe né un gruppo che comunque si ponga in fun­zione di qualsiasi forma del potere parziale: intendo per aristocrazia esclusivamente l’unità essenziale delle persone che attuano il potere spirituale come combattimento spi­rituale volto alla propria pienezza e perfezione. E affermo che la storia è possibilità di pro­gresso soltanto in quanto ogni forma di potere riconosca teoricamente e praticamente l’imprescindibilità e dunque la primazia dell’aristocrazia intesa in quel senso. Ogni limitazione o negazione di tale necessaria primazia corrisponde ad altrettante possibilità autodistruttive che sostanziano la storia, in quanto dinamica della libertà. A tale aristocrazia tutti non solo possiamo appartenere di diritto, ma abbiamo il dovere di voler appartenervi, in quanto eser­cizio perfetto della libertà. In questo senso l’aristocrazia, e solo essa, è il fondamento ne­cessario di una perfetta democrazia.

 

 

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