La moderna complessità – di Antonio Saccà
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- Category: Scritture
- Creato: 04 Giugno 2025
- Scritto da Redazione Culturelite
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Antonella Colonna Vilasi nella Introduzione al volume Decimo di una raccolta saggistica da Lei attivata riguardante “LA MODERNA COMPLESSITA’”, Passerini Editore( In collaborazione con il Centro Studi Intelligence Edizioni),rileva che la ”complessità” ha bisogno dell'intelligenza o meglio dell'Intelligence, professionismo della decifrazione, insomma. Direi che la complessità moderna ha bisogno di una Intelligence intelligente, a tal grado è complicata. Due libri, Decimo e Undicesimo, di una collana sull’argomento. Il primo saggio del volume Decimo,è dell'amico, purtroppo scomparso, Franco Ferrarotti,evidenzia che ormai i nuovi nati sono immessi nella società digitalizzata e della Intelligenza Artificiale,quindi più che avere rapporti personali in presenza corporea si hanno rapporti informatici, è uno spunto che riprenderemo, importante, i rapporti umani diretti sono essenziali per la vita. Sono la vita. Ma Ferrarotti avanza l’indagine,le Multinazionali, numerate circa in duecento,esercitano, a Suo giudizio, il dominio mondiale, non sono controllabili, tendono a massimizzare il profitto con ogni mezzo, non hanno patria, MA SOPRATTUTTO SUSCITANO LA VISIONE DELLA REALTA’,LA INFLUENZANO NETTAMENTE,SUSCITANO BISOGNI FATUI, FALSI PER INNOVARE NUOVI PRODOTTI; Ferrarotti chiude supponendo una futura, prossima, società senza scrittura, deperita di interiorità, perfino una realtà virtuale parallela che svilisce la realtà reale. sostituisce la realtà reale e che può fondare una ristretta fascia di comando sulla massa di antropoidi, i comuni cittadini asserviti.
Il testo di Rodolfo Ragionieri si interessa della complessità nel mutamento del sistema internazionale, è un dettagliato saggio di varie interpretazioni ed articolazioni della complessità, scientifico. Ragionieri nota che ormai la complessità è realmente mondiale, quindi più soggetti di vasta o meno vasta consistenza apportano la loro presenza, in tutti i campi, nessuno è escluso o vuole essere escluso, si perviene ad una complessità complicata, variabilissima, pericolosa per questa inafferrabilità dell’insieme e delle combinatorie. La conclusione è piuttosto scettica ,Ragionieri sottolinea gli enormi cambiamenti , lo spostamento di potenza, la trasformazione delle culture internazionali ,l'evoluzione delle ideologie politiche …Annota teorici e teorie in vari campi, ma chiude notando che viviamo cambiamenti che non riusciamo a definire nelle conseguenze evolutive, siamo nell'evoluzione ignorando le finalità dell'evoluzione. Semplifico, è un testo analitico non riassumibile in qualche frase.
Angela Ales Bello ha una visione specifica su come superare la difficoltà della complessità che può generare difficoltà di comprensione: il Cristianesimo ,il Cristianesimo come coscienza dell'altro, persino del nemico, dialogo con il nemico addirittura ,in maniera che le complicanze della complessità vengano “superate” dall'apertura all’altro, dalla coscienza che l'altro esiste e “bisogna” dialogare. E’ una visione etica della complessità , soprattutto per la visione cristiana.
Il testo di Enea Franza,esteso,tratta un argomento finanziario, la facilitazione diffusiva delle operazioni finanziarie, Fintech e Blockchain,in modo informatico rendono velocissime e mondiali le attività ma con difficoltà nella sorveglianza,ne viene l'oscurità di molte operazioni la cui velocità in qualche modo contraddice la sorveglianza .Un saggio circostanziato sui vantaggi e svantaggi di queste facilitazioni ,però sovente in ombra.
Antonio Galloni si interessa del debito pubblico, rimediarlo mediante ,ad esempio, l'inflazione, con danno dei cittadini, evidenzia la pericolosità del debito ,e che oggi molti stati sono indebitatissimi. E la richiesta ulteriore di denaro da parte degli stati impone costi maggiori di interesse da pagare. Una circolarità ferale. L’analisi dI Galloni è realistica, oggettiva.
Giorgio Fabretti,nel testo finale del volume, suppone che la guerra costituisca possibilità di profitto, rimedio alle difficoltà di profitto. E’ un testo di assoluta attualità. La tesi rientra in una valutazione conosciuta sugli sviluppi del capitalismo imperialistico, con l’esaurimento della predazione si tenta di rianimare l’economia con la guerra. Fabretti non soltanto riporta la tesi ma la espone con verve personale.
E’ presente in questo libro uno scritto di Luigi Campanella che incuriosisce e inquieta, la possibilità di abiti che certificano l’andamento del corpo, la salute.Sembrerebbe, è una conquista ma come detto in altri saggi, CI IMMETTIAMO IN UNA TOTALE SORVEGLIANZA CHE POTREBBE DARE AD UN POTERE ESTERNO DOMINIO RADICALE SUGLI INDIVIDUI.
L'undicesimo testo inizia con un saggio di Anita Valentini su Pietro Annigoni, il rapporto tra il manichino e l'uomo contemporaneo. Cito una frase di Annigoni riferita dalla Valentini: “ il manichino quale simbolo di un'umanità indifesa, incapace, disperata, ma simbolo sempre umano in fondo, mi ha interessato molto”. Il manichino sarebbe la sembiante dell'uomo moderno disumanizzato che ,appunto in quanto disumanizzato, comporta il bisogno della riumanizzazione.la denuncia della situazione disumana del modello per riacquistare, ritrovare l'umanità, il negativo per il positivo.
Il testo di Tommaso Romano rileva che noi possiamo analizzare la complessità, la totalità, interferenze, sovrapposizione ma, precisa Romano, bisogna dare fondamento alla individualità, la realtà sociale parte sempre dalla realtà individuale,scrive. Anche questo è un punto da sottolineare.Dare rilievo alla totalità complessa, che esiste, ma bisogna rifarsi sempre al valore dell’individuo.
Giuseppe Sanzotta in una sorta di saggio raccontato narra della società quando non esisteva tanta comunicazione indiretta, il mondo contadino senza elettricità ,addirittura senza acqua potabile ,il rapporto umano era fra le persone o spazi e tempi delle missive. Sanzotta rileva la trasformazione immensa che è avvenuta con la possibilità della comunicazione non in presenza, telefono e ,dopo, visione. Comunicare senza rapporto diretto,scema il rapporto diretto, lo sguardo ,la gestualità, il corpo, la chiusura di Sanzotta la annoto: “Ciò ci porta a conclusione poco positive, anche se non totalmente negative. Gestire la moderna complessità, è difficilissimo, ma dobbiamo fare tutti, iI possibile. La premessa per questa gestione, si chiama onesta intellettuale, di vecchia memoria, ormai estranea alla maggioranza del mondo contemporaneo”. Effettivamente scemano i rapporti umani.
Isabella de Paz tratta un argomento gravissimo, l'intervento genetico sugli esseri umani, i ricchi vorrebbero permettersi di vivere più a lungo,per dire, argomento gravissimo,si sta entrando nella sostanza dell'uomo. Anche in tale sfera le possibilità positive sono enormi e le possibilità negative strabilianti. MAI UN’EPOCA HA SUSCITATO INSIEME CONQUISTE CHE RIUSCIREBBERO AL VANTAGGIO QUANTO AL MALEFICIO.
In una serie di miei scritti, conio la definizione della nostra epoca quale epoca NEOIMPERIALISTA, vi sono paesi dominanti, ma non hanno dominio universale come l’Occidente nel XIX e parte del XX secolo. Questo rende complicatissima la complessità, gli attori sono molti e vogliono contare.Se qualche ATTORE, diciamo, crede di dominare la totalità il mondo rischia l’abisso. Ma i miei testi riguardano un altro aspetto: LA MODIFICAZIONE DI SCHIANTO DEI SISTEMI PRODUTTIVI MEDIANTE LA ROBOTICA, l’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E LA FUSIONE NUCLEARE E IL DECRESCIMENTO DELL’UOMO COME PROTAGONISTA DEI SISTEMI SOCIALI. E’ un cambiamento assoluto che rischia di stroncare la gestione politica e produttiva odierna. INCREDIBILMENTE VIENE INADEGUATAMENTE VAGLIATO ANCHE PERCHE’, SUPPONGO ,NON SI HANNO SOLUZIONI, CHE IO IPOTIZZO NEI TESTI:salari, orari, profitti, dare o non dare a chi non lavora, disoccupazione di masseda salvaguardare…
Due piccoli testi colmi,A CURA ACCURATA DI ANTONELLA COLONNA VILASI .