Un commento di Vittorio Riera a "Infinitudine" una poesia di Tommaso Romano

 

Infinitudine

 

Nel giorno della farfalla

che vive l’attimo che si posa

e vola

immune da ogni pensiero

di fine, libera

di respirare bellezza

volteggiando lieve

alla ragione incatenata

alla logica del tempo

al buio della notte:

non dura

eppure permane

allo sguardo

il silenzioso batter

d’ali impalpabili.

 

 

 

 

 

La poesia come farfalla, anzi diversamente dalla farfalla, questa delicata lirica di Tommaso Romano, poiché la farfalla vive ‘'l’attimo che si posa’ lievemente di fiore in fiore che carezza con le sue fragili ali a succhiarne il nettare che le dà quell’attimo di vita non sapendo nulla del nel nulla dal quale è nata e nel quale annullerà ogni sentore di bellezza prigioniera com’è di un tempo senza tempo, di notti senza speranza né consapevolezza di luce.

Nella notte spenta solo s’ode il silenzio eterno nel quale annulla e annega ‘il silenzioso batter / d’ali impalpabili’. La farfalla passa, si disfa, si polverizza. Muore senza sapere di morire. La poesia rimane. A illuminare il buio che è dentro di noi. Sempre. Nell’infinita eternità di un tempo senza tempo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pin It

Potrebbero interessarti

Articoli più letti

Questo sito utilizza Cookies necesari per il corretto funzionamento. Continuando la navigazione viene consentito il loro utilizzo.