TUTTO QUANTO STA SOTTO IL CIELO...
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- Category: Scritture
- Creato: 06 Giugno 2018
- Scritto da Danilo Fabbroni
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Tianxia - 天下 - ovvero ‘tutto ciò che sta sotto il cielo’
«John Rawling Rees – direttore del Tavistock per lungo tempo – ed il suo network già durante la Prima Guerra mondiale studiò gli effetti della psicosi di guerra ed il suo dirompente estendersi sulla personalità individuale. Da questi lavori emerse una tesi terribile: attraverso l’uso del terrore, un individuo può ridursi a comportarsi come un bambino[1] ed essere in uno stato di sottomissione, nel quale i poteri della ragione sono eclissati, e nel quale il suo responso emozionale a varie situazioni e stimoli può essere ampiamente predetto, o detto nei termini cari al Tavistock, ‘profittevole’. Dal controllo degli stati di ansia, è possibile indurre simili stati in una vasta congerie di persone, il cui comportamento può quindi essere controllato e manipolato da forze oligarchiche che controllavano a loro volta il Tavistock».
Lonnie Wolfe, Brainwashing: How The British Use The Media for Mass Psychological Warfare, printed in “The American Almanac”, 5 maggio 1997, reperibile su internet
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Un breve passo ci ha profondamente colpito del sì stagionato saggio di Sergio Flamigni – ma pur sempre valido – La tela del ragno. Il delitto Moro,[2] che recita così: «Nella prima settimana del dicembre 1977, alla questura di Roma era giunto un avvertimento preciso: ‘Attenti, perché si sta preparando l’irlandizzazione [corsivo nostro] di Roma’». Cosa si voleva dire con questo evidente neologismo? Si voleva forse accennare alla più aperta, oscena, clamorosa quanto sottaciuta guerra civile che ha avuto luogo in seno all’Europa del Dopoguerra, condotta acerrimamente dall’establishment inglese, causando un diluvio di vittime perlopiù innocenti? Come si trasforma un Paese, una Nazione, un tempo pacifica, quasi idilliaca nel suo essere bucolico, in un inferno vivente in terra, ce lo spiega mirabilmente una giornalista a lungo nella BBC, nella sede di Belfast, Anne Cadwallader nel suo volume Lethal Allies. British Collusion in Ireland, per i tipi di Mercier Press, Cork, Irlanda, edito nel 2013. Il libro svela, prove provate alla mano, frutto di una lunghissima quanto estenuante ricerca, che ha dell’incredibile, visto le resistenze messe in campo, l’ennesimo ‘golpe inglese’[3] in terra straniera con il chiaro target non solo di sovvertire l’ordine interno, democraticamente stabilito, ma il fine ultimo di annichilire ogni presenza, ogni manifestazione, cattolica in una Nazione di provata fede, appunto, cattolica. Tutto ciò condotto con le armi, con gli stilemi, con gli strattagemmi della più subdola menzogna, mistificazione, inganno, tutti dispiegati in maniera davvero apocalittica.[4] Giustamente l’autrice riporta come primo passo dell’introduzione al testo un motto che si ascrive a Georges Braque e che recita così: “La verità esiste; solo la falsità dev’essere inventata”.[5] Non più appropriata definizione si poteva escogitare per descrivere l’ennesima manifestazione dell’occultamento della verità.
Più avanti, in una nota, troviamo una glossa di quello che in nuce si è messo all’opera in Irlanda per dar la colpa in toto all’IRA quando questa era pienamente infiltrata dalle forze militari dei servizi di sicurezza inglese, quando non si registravano addirittura azioni di vero e proprio terrorismo compiute dai medesimi sotto le mentite spoglie di militanti dell’IRA. La Cadwallader spiega così la tassonomia dell’Impero degli Inganni messo in atto dal Governo inglese:
«’Operazioni psicologiche’ o Psyops, sono operazioni pianificate per far confluire informazioni selezionate ad una o più audience al fine di influenzare le loro emozioni, le loro motivazioni ed i loro ragionamenti obiettivi, nonché ultimativamente per influenzare il comportamento dei governi, organizzazioni, gruppi, e individui. I Britannici furono tra i primi ad usare durante la Seconda Guerra Mondiale l’arma psicologica, specialmente contro i Giapponesi.’ Citazione tratta dal Dictionary of Military and Associated Terms, US Department of Defense».[6]
La cosa che ha del più clamoroso nel racconto della Cadwallader è quella che si può leggere a pagina 245 ove si manifesta la precisa volontà del terrorismo manu militari britannico di colpire con efferatezza programmata l’emergente classe media di stampo cattolico e peggio ancora, di colpire chi tra questa classe stava iniziando a prosperare moderatamente, mettere su famiglia in condizioni di vita più che dignitose, costruire ed ultimare abitazioni, portare avanti con relativo successo attività economiche. Non si può non rilevare la coincidenza, sorprendente quanto millimetrica, con ciò che è stato dispiegato in Italia a partire dal Sessantotto per incanalarsi poi nella Via Maestra dello Sfascio Istituzionalizzato che risponde al nome della Strategia della Tensione (non per nulla l’espressione fu coniata dal quotidiano inglese “The Observer”), gli Anni di Piombo, il cui fine ultimo è stato quello dell’elisione di ogni valore autenticamente cattolico, la famiglia innanzitutto. Si cambiano gli addendi dell’operazione ma il risultato non muta. Là, in Irlanda, l’IRA eterodiretta dai servizi inglesi, qui da noi, le BR, altrettanto preda della sagace quanto perversa teleonomia inglese. Il capitolo 10 del libro si intitola: “Britannia Waives the Rules”, ovvero l’Inghilterra rinuncia alle regole. C’è invero un detto in ambito marinaro che seppur nel significato assai diverso, onomatopeicamente, ci rammenta il titolo di cui sopra facendosi forza su un gioco di parole ed è questo: Britannia Rules the Waves and Breaks the Rules: l’Inghilterra è padrona delle onde (del potere marittimo) e tradisce le regole (del Grande Gioco degli Imperi). In questa vox populi c’è tutto lo spirito britannico volto al Tradimento Supremo come Dio Pagano da adorare sconfinatamente. Non a caso l’autrice pone in apertura al capitolo un aforisma di Sofocle che ricorda come non esiste nessuno al mondo più legato al rispetto assoluto delle Leggi di coloro che le determinano. Di nuovo ci balza alla mente quanto accaduto, ed accade tutt’ora, qua da noi, sul suolo Patrio, dove l’intero Sud del Paese ha vissuto l’assenza quasi totale delle Forze dell’Ordine, della magistratura, con le debite e rare eccezioni, che più volte sono state pagate colla propria vita, onde permettere il Dominio Assoluto, satanistico per molti versi, delle varie criminalità efferate, sino al quasi coevo patteggiamento tra Stato e Mafia, mentre la restante parte, il Nord, ha dovuto subire per decenni l’immonda collusione tra Forze dell’Ordine, servizi segreti, parte della magistratura – vedi a questo proposito i lavori svolti da Paolo Cucchiarelli sulla strage di Piazza Fontana, o quello, per citarne solo alcuni, di Antonella Beccaria e Simona Mammano sulla figura del commissario Pasquale Juliano[7] che fu ostracizzato all’ennesima potenza in quanto aveva subdorato con fortissimo anticipo rispetto alle indagini in corso, l’infiltramento dei servizi nella mota nera del Terrorismo sintetico – e Terrorismo tout court. D’altra parte quello che avvenne in Irlanda non era per niente ‘cosa nuova’ sotto il cielo britannico. Tant’è vero che in Kenya come nello Yemen[8] ed anche in Malesia, l’Inghilterra mise in atto la stessa identica tattica letale che fu vista in azione in Irlanda. Prova provata di tutto ciò lo si può desumere dalle parole del Primo Ministro britannico, David Cameron, che il 15 giugno 2010 ha espresso le sue più profonde scuse per l’eccidio noto come il ‘Bloody Sunday’ e si è profuso in scuse per le bugie diffuse dalle forze di polizia del South Yorkshire a seguito della strage dello stadio di calcio di Hillsborough ove perirono novantesi persone.[9] Si può essere forse più chiari di così nel delineare l’eccidio della Verità da parte delle forze dell’Inganno Supremo?
Tianxia o ‘tutto quanto sta sotto al cielo’.
[1] Un ‘bambino’ pare - o vuole apparire – Mario Moretti, uno dei capataz supremi della Brigate Rosse allorquando vuole sostenere a spada tratta la tesi ridicolissima che in via Fani furono gli appartenenti del commando delle BR a centrare mirabilmente l’insieme della scorta senza toccare Aldo Moro, con una gragnuola di colpi, diverse dozzine, che raggiunsero i bersagli in maniera precisissima. Azione degna ovviamente di un tiratore scelto addestrato in corpi militari speciali o nei servizi. Lo stesso Moretti dichiara nella stessa sede, una lunga intervista rilasciata a Carla Mosca e Rossana Rossanda, uditrici miopi quanto acritiche, nel volume Mario Moretti. Brigate Rosse, una storia italiana, Anabasi, Milano, 1994, che l’addestramento militare del suo gruppo terroristico era pressoché di valore ‘artigianale’, non professionistico. Decisamente più interessante apprendere – in maniera davvero sorprendente - che il Moretti e le BR, come dichiara a pagina 69 dello stesso testo, fosse convinto delle tesi propugnate dalla Commissione Trilaterale sullo sviluppo del capitalismo globale. Più che mai, come appare dagli sviluppi avuti in Occidente dopo la stagione del Terrore, si evince che le BR stesse fossero un ‘portato’ dei Kulturphilosoph della Trilaterale, piuttosto che una opposizione a quelle linee guida! Non meno sorprendente, appare la filiazione di un altro capataz delle BR, caso non isolato, – Renato Curcio – dal movimento di estrema destra Jeune Europe come documentato a pagina 45 del libello Da Jeune Europe alle Brigate Rosse. Antiamericanismo e logica dell’impegno rivoluzionario, Società Editrice Barbarossa, Milano, 1992. Tanto per sottolineare ancora di più il percorso a serpentina della Mistificazione volta ad affermare non tanto il mero mistero fine a se stesso quanto la Mistificazione ultima come il Mistero più Assoluto.
[2] Edito per i tipi delle Edizioni Associate, Roma, 1988, p. 80.
[3] Di golpe inglese ne sa qualcosa purtroppo la nostra disgraziata Patria messa alla più becera frusta dalla manie patologiche razziste, imperialiste e schiaviste delle élites britanniche pienamente assecondate da una messe di maggiordomi nostrani, disposti a calarsi le braghe per meno dei famosi trenta denari di Giuda. Tuttò ciò è testimoniato in maniera mirabile – archivi di Stato britannici, alla mano, descretati – da due autori quali Giovanni Fasanella e Mario José Cereghino nel loro libro Il Golpe inglese. Da Matteotti a Moro. Le prove della guerra segreta per il controllo del petrolio e dell’Italia, Chiarelettere, Milano 2011. Da qui si evince platealmente che la grande mente della cultura cotanto celebrata, ci riferiamo a Pier Paolo Pasolini, non aveva capito proprio un bel niente! Nel suo incompiuto testo, Petrolio, che fu spacciato quale il passepartout per giungere al cuore della questione ‘petrolio’ non si trova niente di niente di quanto consta nella realtà dei fatti: solo lo squadernare del rito della sodomia. Quindi Pasolini fu ‘glorificato’ per ciò. Quello che lui diceva di sapere (“Io so i nomi…”) era solo la rutilante apologia della sodomia.
[4] Ha dell’incredibile apprendere quanto i tentacoli dell’octopus dei Servizi segreti sia esteso quasi senza confini di sorta. Ogni sorta di personaggio, di professione, di situazione, di luogo diviene ghiotto nodo gordiano dei servizi. Ad esempio di ciò invitiamo alla lettura di un libercolo passato sotto il più totale silenzio e ce ne meravigliamo poco, che è una sorta di autobiografia di Sir Hardy James, un couturier inglese che fu anch’egli agente dei Servizi britannici! Sir Hardy James, L’eleganza al 14 di Savile Row, excelsior 1881, Milano 2008.
[5] Lethal Allies, op. cit., p. 15.
[6] Lethal Allies, op. cit., p. 68.
[7] Antonella Beccaria e Simona Mammano, Attentato imminente, prefazione di Daniele Bianchessi, postfazione di Antonio Juliano, Stampa Alternativa/Nuovi Equilibri, Roma, 2009.
[8] Lethal Allies, op. cit., pp. 342, 343, 345.
[9] Ibid., p. 372.