“... scrivi il lamento di Dio e le rovine intorno: Alda Merini” di Tommaso Romano

Risentire la parola di Alda, la sua necessitante sete d’amore, la lucida follia della bellezza, il fru­scio di un fiore scippato alla vita.
La negazione della creatività nella costrizione della casa dei pazzi che son savi e i folli fuori che pontificano razionalità, odiando e perseguitando.
La vita diventa il sogno e Alda vive cullata di il­lusioni e speranze, spesso tradite a volte baloccate nella neve fra i Navigli stanchi.
La parola originaria è un corpo di nudità che non si prostituiscono al moralismo di borghesi in­grigiti dal bon ton delle vesti sdrucite e dalle lenti inservibili.
Un grido d’ansia e perdizione voluta fra i grovi­gli d’anima in pena a sopportare le ansie e le vio­lenze del tempo oscuro.
Ora rincorre il salmastro del tedio in una sinfo­nia di suoni lievi e violenti.
Vibra l’anima e ritrova il calore negato, una sal­vazione possibile per sè per altri in attesa. Pochi.
Il cuore della notte vive fra gatti sornioni e tu vegli aspettando.
E scrivi il lamento di Dio e le rovine intorno.
Eppure un grido d’orgoglio e speranza non pie­ga il tuo voluttuoso pensare alla ricerca di un im­probabile graal.
Restano i giorni.
La luce d’un verso che rifà il verso alla vita intermittente, subdola, disarmonica all’apparen­za e pienamente irradiata d’una luce interna non sempre comprensibile a coloro che non sentono la Voce d'anima mundi.
Alda nome che fu numero sciatto in archivi d’inverno.
Alda che muove le dita e scuote la testa sdraiata su un letto di foglie d’argento.
Alda è poesie delle tenebre e dei cieli inviolati.
La Parola resta nel seno e nel senso ultimo di ciò che hai donato; un soffio di vento purissimo e lieve, uno sguardo pietoso e implorante il seme dei semi che ci obbliga a ripensarci oltre ogni ovvietà.
Alda è il chiarore primigenio, il calore senza ge­ometrie e impertinenze, lo stupore di esserci.
L’Alda s’eterna e attende la nostra conversione donante.
 
Testo posto in Appendice al Volume di Giulia Sottile, Sul confine. La poesia e il personaggio di Alda Merini, Ed. Prova d’Autorew, Catania, 2018
 
 
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