“Leggere sotto l’ombrellone: quattro romanzi per non mandare in vacanza la mente e lo spirito” a cura di Luca Fumagalli

Una selezione di quattro romanzi da leggere durante le vacanze, sotto l’ombrellone, in una spiaggia assolata. Si tratta di romanzi molto diversi tra loro, appartenenti a vari generi, che affrontano i temi comuni della libertà e del senso della vita. Un modo per godersi le giornate di meritato riposo senza mandare in vacanza la mente e lo spirito.

 

 

Non lasciarmi (Kazuo Ishiguro, Einaudi, 2016)

Kathy, Tommy e Ruth vivono in un collegio, Hailsham, immerso nella campagna inglese. Non hanno genitori, ma non sono neppure orfani, e crescono insieme ai compagni, accuditi da un gruppo di tutori, che si occupano della loro educazione. Fin dalla più tenera età nasce fra i tre bambini una grande amicizia. La loro vita, voluta e programmata da un’autorità superiore nascosta, sarà accompagnata dalla musica dei sentimenti, dall’intimità più calda al distacco più violento. Una delle responsabili del collegio, che i bambini chiamano semplicemente Madame, si comporta in modo strano con i piccoli. Anche gli altri tutori hanno talvolta reazioni eccessive quando i bambini pongono domande apparentemente semplici. Cosa ne sarà di loro in futuro? Che cosa significano le parole “donatore” e “assistente”? E perché i loro disegni e le loro poesie, raccolti da Madame in un luogo misterioso, sono così importanti? Non lasciarmi è prima di tutto una grande storia d’amore. È anche un romanzo politico e visionario, dove viene messa in scena un’utopia al rovescio che non vorremmo mai vedere realizzata. È uno di quei libri che agiscono sul lettore come lenti d’ingrandimento: facendogli percepire in modo intenso la fragilità e la finitezza di qualunque vita.

 

 

 

L’Invincibile Armata (Jan Dobraczynski, Gribaudi, 2011) 

Nel XVI secolo si giocano le sorti future dell’Europa. Mentre la Francia è attraversata dalle sanguinose lotte tra cattolici e ugonotti, il destino temporale del cattolicesimo pesa sulle gracili spalle di Filippo II. Il sovrano spagnolo è circondato da numerosi e temibili nemici: i Paesi Bassi sono in costante subbuglio e gli Ottomani, seppur sconfitti a Lepanto, continuano a minacciare i possedimenti veneziani nel Mediterraneo. Nel 1587, a complicare il delicato equilibrio politico, giunge dall’Inghilterra una dolorosa notizia per il “re prudente”: Elisabetta ha fatto giustiziare Maria Stuarda, regina di Scozia. La misura è colma. Filippo II è pronto alla guerra e mette al lavoro centinaia di uomini per creare una delle flotte più imponenti che sia mai stata allestita, l’ “Invincibile Armata”, con l’obiettivo di vendicare la morte della sovrana cattolica.

 

 

 

Wonder (R. J. Palacio, Giunti, 2013)

È la storia di Auggie, nato con una tremenda deformazione facciale, che, dopo anni passati protetto dalla sua famiglia per la prima volta affronta il mondo della scuola. Come sarà accettato dai compagni? Dagli insegnanti? Chi si siederà di fianco a lui nella mensa? Chi lo guarderà dritto negli occhi? E chi lo scruterà di nascosto facendo battute? Chi farà di tutto per non essere seduto vicino a lui? Chi sarà suo amico? Un protagonista sfortunato ma tenace, una famiglia meravigliosa, degli amici veri aiuteranno Augustus durante l’anno scolastico che finirà in modo trionfante per lui. Il racconto di un bambino che trova il suo ruolo nel mondo. Il libro è diviso in otto parti, ciascuna raccontata da un personaggio e introdotta da una canzone (o da una citazione) che gli fa da sfondo e da colonna sonora, creando una polifonia di suoni, sentimenti ed emozioni. Un libro adatto anche ai più piccoli.

 

 

 

Arancia meccanica (Anthony Burgess, Einaudi, 2014)

Alex è un eroe dei nostri tempi: un teppista sempre pronto a tirar fuori il coltello, capo di una banda di duri che ogni sera, sui marciapiedi dei sobborghi, ripete il gioco della violenza: rapine, stupri, scassi, assalti ai negozi, scontri con altre bande. Finché Alex, che si interessa solo a Beethoven, viene tradito dai suoi amici durante una delle tante sue imprese. Le terapie di rieducazione, non meno violente, lo ridurranno a un’arancia meccanica, in balia delle sue antiche vittime, in una girandola di situazioni grottesche e paradossali.

 

 

da: www.radiospada.org

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