"LA SCOMPARSA DI PINO CARUSO : VINCITORE DEL PREMIO MARINEO NEL 2003" di Ciro Spataro

 

È sempre difficile scrivere di un uomo che non c’è più. Significa riandare alle emozioni suscitate dai ricordi del conferimento del 29 ^ Premio Marineo, il 14 settembre 2003, all’attore Pino Caruso. La sua scomparsa è un lutto per il teatro italiano ma anche per la comunità siciliana e per tutti noi. Ricordo ancora la giornata della premiazione, quando, nel primo pomeriggio, in piazza Castello, era già pronto l’allestimento predisposto dal Circolo Culturale e dalla Fondazione Arnone, ed una pioggia battente costrinse gli organizzatori a trovare ospitalità al Centro Diurno per anziani di via Agrigento.

       Ricordo ancora le sue battute satiriche e piene di humour nella chiacchierata spassosa con l’allora Presidente della Provincia Ciccio Musotto. E come fu evidenziato nella motivazione della giuria, letta allora dal presentatore Franco Solfiti, “la carriera artistica di Pino Caruso si forma e prende corpo dalla sua terra con il sogno amaro di chi è costretto a lasciarla per cambiare il proprio destino. Uomo di cultura non solo teatrale, Caruso ha collaborato con vari quotidiani, evidenziando una raffinata ironia sui luoghi comuni imperanti nella società di oggi. La Giuria ha voluto riconoscere il valore complessivo della sua attività artistica sia nel cinema che nel teatro, contribuendo a diffondere l’immagine di una Sicilia che sa anche ridere dei suoi difetti.”

      Pino Caruso debutta altresì nel cabaret a Roma, intorno alla metà degli anni 60 nella compagnia “Bagaglino”, dove resta fino al 1967 prendendo parte allo storico spettacolo “Pane al Pino e Pino al Pino” di Castellacci e Pingitore. Inoltre nel 1983 scrisse e firmò la regia, a Rai Tre, di un film sul caso di Enzo Tortora in cui recita con Oreste Lionello, altro attore cui è stato conferito il Premio Marineo.

          È giusto rendere omaggio ad un attore che si è fatto apprezzare non solo nel cinema, con la sua brillante interpretazione in “Malizia” di Samperi e nella “Seduzione” di Di Leo, nonchè nel teatro portando in scena molti testi di Pirandello, ma anche in televisione con la serie televisiva “ i Carabinieri”.   Poi come non citare i suoi libri “ L’uomo comune” , “I delitti di via della Loggia”, “Un comico urgente in via Cavour”, “Il venditore di racconti” e ultimo in ordine di tempo, “ Se si scopre che sono onesto, nessuno si fiderà più di me”.

      La sua è sicuramente una perdita per tutta la cultura italiana ed il suo nome resterà negli annali del mondo dello spettacolo.

A nome del Premio Marineo formuliamo il sentito cordoglio a tutti i familiari.

Il Segretario della Giuria

Ciro Spataro

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