“Speciale 80° Gabriele D’annunzio (1863–1938)” di Vitaldo Conte

Ci sono certi sguardi di donna che l’uomo amante non scambierebbe con l’intero possesso del corpo di lei»: scrive Gabriele d’Annunzio ne Il piacere, il suo primo romanzo (pubblicato nel 1989), il cui protagonista Andrea Sperelli è l’alter ego dello scrittore. In questo capolavoro, manifesto dell’estetica dannunziana, egli ‘guarda’ l’amore d’eccezione, attraversando le conquiste e le sconfitte: «Tutto il suo essere insorgeva e tendeva con ismisurata veemenza verso la stupenda creatura. Egli avrebbe voluta involgerla, attrarla entro di sé, suggerla, beverla,possederla in un qualche modo sovrumano». Gabriele è poeta, ma anche ‘amante guerriero’, in ogni espressione. La Festa-Rivoluzione di Fiume sancisce la grandiosa sintesi di questi aspetti.
 
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