Religione e civiltà – di Antonio Saccà
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- Category: Scritture
- Creato: 14 Luglio 2025
- Scritto da Redazione Culturelite
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Una civiltà proviene da accumulazioni , persistenti alcune,o rapide ,dissolventi. La civiltà greca, la civiltà romana consustanziano l'Occidente europeo, la civiltà europea,aumentata dal cristianesimo cattolico, ossia estetico,e dopo dal cristianesimo protestante che sbocciò nella modernità, l’aldilà per il di qua, insieme all’ebraismo. Dico all’ingrosso. Nellie manifestazioni essenzializzanti di una civiltà, la lingua. Solida e mutevole, accresciuta e radicata. Molte lingue europee non si declinerebbero private di ossa grecoromane. Ma per le religioni avviene l’estremo.codificate da millenni sono ormai carnose. Alterarle, sopprimerle toglie l’aspetto sembiante. I mutamenti sono inevitabili, per il Cattolicesimo vi sono Concili, decisioni pontificali,ben diversa risultanza nei fedeli planetari intervenire nella lingua. La lingua è identificativa, non laterale. Vero, un indiano sconosce la radice greca, latina, ed una liturgia in lingua nazionale indiana sarebbe “popolare”, come per un brasiliano,il portoghese, per un argentino, lo spagnolo,per uno statunitense l’inglese…MA PERCHE’ MAI UNA LITURGIA SACRA DOVREBBE ESSERE POPOLARIZZATA CON LINGUAGGIO CORRENTE? LA SACRALITA’ DEVE CONTENERE UNA ALTERITA’ DISTINTIVA. UN SACERDOTE E’ MANIFESTATORE DEL SACRO, SI VESTISSE AL MODO CONSUETO DI UN CITTADINO STONEREBBE. L’abito non fa il monaco, però il monaco deve vestirsi da monaco. Vestirsi in ogni aspetto.Associare la persistenza della Messa in latino a scopi tradizionalisti ha dell’arbitrario.SE VOGLIO PORRE NEGAZIONI A CONVINZIONI DEFINITE TRADIZIONALISTE SI AVVERSINO QUESTE CONCEZIONI, MA CHE HANNO DA SPARTIRE CON IL LATINO? Si vuole diramare la lingua latina ,scendere al popolo nella comprensibilità della lingua nazionale corrente? MA IL POPOLO NON DEVE SOLTANTO CAPIRE, ESISTE LA TRADUZIONE A TALE FINE, DEVE SENTIRE ESPRESSIVAMENTE, SENTIRE ESPRESSIVAMENTE! La Messa è arte teologica O TEOLOGIA IN ARTE. SE DICO:INTROIBO AD ALTARE DEI, AD DEUM QUI LAETIFICAT IUVENTUTEM MEAM, posso dirlo in italiano, francese, mandarino ma non è la forma latina,cadenzata alla perfezione. Del resto, si dia un abbinamento con traduzione, diversamente si disperde una civiltà.Soprattutto non si faccia traduzione solo comunicativa. LA MESSA NON E’ COMUNICAZIONE, BENSI’ ESPRESSIONE. Usare il linguaggio comune non consente lo stacco dalla esistenza sociale qualsiasi. La malnata concezione che occorre scendere, andare verso il giù e non piuttosto incimarsi! IL SACRO DEVE MANTENERE LA DIVERSITA’, L’ALTRA REALTA’, PER IL PARLARE QUOTIDIANO C’E’ L’INTERA GIORNATA, LA CHIESA E’ LUOGO SACRO, ATMOSFERA SACRA, AURA DII ESPRESSIONI ESPRESSIVE., PARAMENTI. CANTI CON MUSICHE DEGNE NON CHITARRATE. Io sono un cattolico culturale ,ho studiato dai gesuiti, compivo il “mese mariano”,i altari limpidissimi, i marmi bianchissimi, il sole siciliano a scampanare,piccola stanza , Sant’Ignazio, Messina, anche gli esercizi spirituali ignaziani, stavo in cielo sulla Terra,non dico poi cantare, la musica sacra è la somma, persino Giuseppe Verdi, tutt’altro che fidente, si verticalizzò nella Messa da Requiem e Quattro Pezzi Sacri,addirittura Puccini ha musica sacra, Donizetti, nominare Bach, Vivaldi, Pergolesi…Un amico rimpiantissimo, Virgilio Fagone, gesuita, mi aveva come assistente ad una Messa che celebrava per se stesso nella sede di Civiltà Cattolica,accanto a Via Veneto, con una interiorità avvolgente…Bisogna ritrovare un qualcosa di sacro, diverso, lo dico:aristocratico. In Sicilia mi recavo ad Agrigento,SegestaSelinunte, Luoghi che dopo millenni conservano forse accrescono l’altra realtà,solenne, eterna. NON BISOGNA AVER COLPA DEL SACRO, DELL’ARISTOCFRAZIA DELLO SPIRITO., L’USCITA DALLA CORRENTE QUOTIDIANITA’. A tale scopo, possiamo evitare i rischi delle religioni politiche ALMENO PERO’ CHE LE RELIGIONI RELIGIOISE SI MANTENGANO SACRE E NON RINCORRANO LA CoMINCAZIONE DI MASSA.NON DECADANO NELLA SUPPOSIZIONE CHE ABBASSANDOSI O RENDENDOSI COMPRENSIBILI NAZIONE PER NAZIONE ABBIANO SEGUITO . FACCIANO TRADURRE IN LINGUAGGIO ESPRESSIVO NON SOLTANTO COMUNICATIVO! “ANDATE, LA MESSA E’ FINITA” lo si dice alla chiusura degli i uffici, alle Poste.IN CHIESA:ITE, MISSA EST.
PARE CHE QUALCUNO SI DESTI E QUALCOSA AVVENGA,NEL NUOVO PONTIFICATO.. PARE CHE LA LINGUA LATINA NON SARA’ ACCANTONATA.PURCHE’ ABBIA IL TRATTO DI COMPIMENTO DRAMMATICO MORTE/SALVEZZA. ABBIAMO NECESSITA’ DI SACRALITA’ QUALITATIVA, RELIGIOISA E NON RELIGIOSA .LE RELIGIONI NOSTRANE POTREBBERO GIOVARE A TALE SCOPO NON SOLO PER AVERE FEDE MA PER AVERE ARTE VITALE,,NOBILTA’ DELLO SPIRITO. CIVILTA’.