La prima omelia. Il Papa: «Ridurre Gesù a superuomo è ateismo di fatto» - di Mimmo Muolo

Nella prima Messa celebrata da Pontefice, Leone XIV ha richiamato il dovere di annunciare Cristo a tutti. «Spesso oggi la fede è ritenuta una cosa per persone deboli o poco intelligenti»

Per altro verso, ha proseguito, «oggi non mancano poi i contesti in cui Gesù, pur apprezzato come uomo, è ridotto solamente a una specie di leader carismatico o di superuomo, e ciò non solo tra i non credenti, ma anche tra molti battezzati, che finiscono così col vivere, a questo livello, in un ateismo di fatto».
Ecco dunque l'ambito della missione. «Questo è il mondo che ci è affidato, nel quale, come tante volte ci ha insegnato Papa Francesco, siamo chiamati a testimoniare la fede gioiosa in Gesù Salvatore. Perciò, anche per noi, è essenziale ripetere: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente» .È essenziale farlo - ha nuovamente sottolineato - prima di tutto nel nostro rapporto personale con Lui, nell’impegno di un quotidiano cammino di conversione. Ma poi anche, come Chiesa, vivendo insieme la nostra appartenenza al Signore e portandone a tutti la Buona Notizia». Un riferimento esplicito al Concilo Vaticano II.
«Dico questo prima di tutto per me - ha concluso -, come Successore di Pietro, mentre inizio la mia missione di Vescovo della Chiesa che è in Roma, chiamata a presiedere nella carità la Chiesa universale».

dawww.avvenire.it

 

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