Giuseppe La Russa, "In quale punto sta in silenzio l’oceano? Silenzi e voci nell’opera poetica di Tommaso Romano" (Ed. CO.S.MOS.) - di Gaetano Celauro

Impresa ardua e non di facile realizzazione quella compiuta da Giuseppe La Russa, ma che l’autore supera e risolve al meglio entrando nell’anima e nello spirito di ogni singola parola e verso della poetica di Tommaso Romano.
In questo volume In quale punto sta in silenzio l’oceano? Silenzi e voci nell’opera poetica di Tommaso Romano (Ed. CO.S.MOS,2020) si analizzano i diversi aspetti e contenuti dell’opera poetica di Tommaso Romano, un autore di eccellenza che si distingue per la sua poliedricità espressiva che non si limita solo alle poesie, essendo un autore che spazia dagli studi storici a quelli filosofici come pure all’arte nelle sue diverse e variegate manifestazioni.

Si compie un’attenta e precisa analisi dell’opera poetica di Tommaso, ponendosi pregiudizialmente e preventivamente, come osserva correttamente Corrado Calabrò nella pertinente nota introduttiva, una domanda primigenia relativa al significato autentico della poesia.
Si fanno citazioni e richiami a insigni e famosi autori e poeti (cfr. tra gli altri Vittorio Alfieri, Montale, Petrarca, Ungaretti) alla ricerca delle parole in cui Romano si è espresso a proposito della poesia, per lui una vera e propria compagna di vita che lo ha assistito sin dai primordi ad appena quattordici anni, quando pubblicò il suo primo “esercizio poetico”: Rime sparse, in un palese omaggio a Petrarca.
Ma per comprendere appieno la poetica di Tommaso Romano, bisogna risalire e rifarsi alla sua concezione di poesia come espressa nel suo “Manifesto” di Thule dove il nostro così si esprime sulla poesia:

Infatti Poesia è prima che esercizio di scrittura, conoscenza e vita poetica, dono e non soltanto messaggio.

Universalità, autenticità, conoscenza: ecco i cardini della poesia, le note entro cui Romano ha modulato la sua ricerca in campo lirico. Una poesia che è piena espressione della propria autenticità vitale ed esternazione massima del recondito e maggiore silenzio del proprio spirito.
L’autore prosegue poi con lo studiare, analizzare e approfondire la poetica di Tommaso Romano nelle diverse declinazioni, in particolare nei diversi capitoli che implementano la conoscenza della poetica di Romano che così titolano:
La letteratura e la vitaLa parola poetica come atto creatoreAnalisi delle raccolte poeticheLo stileIl poeta da nome alle coseL’essenzialità della parolaLe tematicheLa meravigliaAll’interno della dialettica: Rumore e silenzioIl tempoL’airone celesteNel labirinto del desertoLa critica.

Quella di Tommaso Romano è una ricerca lirico-speculativa motivata dalla sua inesauribile ricerca sul senso della vita:

il poeta vive una doppia vita, una reale e una non vita che è rivolta all’oltre

Tommaso Romano ha avuto un percorso di vita multiforme e intenso come docente, editore, politico, promotore culturale, collezionista ma conserva sempre una interiore ricerca e un insaziato anelito all’oltre, all’assoluto inteso come compiutezza e realizzazione completa.
La parola poetica, diviene veicolo per arrivare a una verità che pare inafferrabile e che unisce l’essere e l’esistere travalicando, sublimando e superando il reale. Un’ansia dell’assoluto che si muove tra tradizione e innovazione, solo in apparenza un ossimoro.

La poesia di Romano mette in versi il suo pensiero più profondo quale filosofo e citando il testo:

quel pensiero che pone alla ribalta il concetto di Mosaicosmo, secondo cui ogni essere umano è parte essenziale di un enorme mosaico.

 

in: www.sololibri.net

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