Ester Monachino, “99 petali e 1 sortilegio” (Ed. Thule) - di Teresa Maria Ardizzone

La poesia di Ester Monachino è canto che trascende la sfera del finito, del reale, diventa estasi e sublimazione dell’inconscio.
La sua Musa ispiratrice è la Rosa, simbolo di perfezione nella meravigliosa opera del creato e per l’autrice “emanazione”, “emersione”,contemplazione  della pura  bellezza che genera meraviglia, amore ,passione ed intimi moti dell’anima.
Belle ed efficaci sono le metafore evocative e l’aura arcana del sortilegio che si susseguono a ritmo musicale fino alla fine dei versi.
Dalla scrittura poetica dell’autrice, dalla delicatezza e bellezza delle parole si evince, insieme alla suggestione del sogno, una ricchezza interiore non comune.
La sinergia delle parole traccia il rilievo emerso dalle emozioni , l’intuizione di sensazioni provvisorie si trasforma in sussulti passionali ed il contingente diventa universale.
Il lettore viene trascinato  dall’ esecuzione lirica e dall’inesauribile potenza espressiva che l’autrice dedica alla Rosa che è nel suo canto: “ Profumo, Anima. Kore,Dea, Luce. Maestra, Signora ,Sacerdotessa………respira cosmicità ed alterità, vibra del sangue mitico di Era e del pantheon divino”.
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