Elite e Distinzione/ 30 - Vanni Teodorani

Caratteristica fondamentale di un patriziato politico, esclusi perciò cortigiani e feuda­tari, consiste nell’assenza di ogni particolare investitura dall’alto, ma bensì nel riconosci­mento di una funzione dal basso. Cosimo il Vecchio, a simiglianza di Pericle, era Signore di Firenze senza che nessuno ve l’avesse nominato, e i suoi nipoti quando trovarono la corona granducale, avevano perduto ogni vera importanza politica. (...) Un altro segno che contraddistingue il patriziato nazionale, è di essere aperto a tutti, in qualunque momento come cosa che non abbisogna di canciellereschi ripieghi, ma trae dalla vita, e solo dalla vita, momenti e argomenti. (...) Perchè dei migliori abbisognano gli Stati, e che i migliori mai perdano l’iniziativa. Nello Stato di domani il patriziato nazionale continuerà la sua opera, traendo dalla sua azione e dai suoi sacrifici riconoscimento e fervore, arricchendosi di continuo dei migliori in ogni campo che il popolo venga via via esprimendo.

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