Antonino Schiera, “Berenice" (Ed. Thule) - di Francesco Pira

Nel racconto lungo di Antonio Schiera la storia di Berenice ebrea in fuga

 

L’elemento che emerge fra tutti è l’assoluta bellezza di Berenice. Un fascino che racchiude un significato particolare, perché evidenzia i sentimenti e le decisioni determinanti che è costretta a prendere. Una narrazione che risulta essere di stringente attualità. Stiamo assistendo al terribile conflitto in Medio Oriente e questo lavoro ci chiede di dare importanza alla memoria e di capire l’evoluzione dei conflitti

Antonino Schiera è un uomo poliedrico, capace di scrivere testi letterari di varia natura ed io ho sempre apprezzato il suo lavoro. Ma anche la sua gentilezza, il suo tatto e la sua sensibilità. Per questo ho deciso di scrivere quello che mi ha lasciato dentro il suo ultimo lavoro. “Berenice” è il nuovo racconto lungo di Antonino Schiera, pubblicato dalla Casa Editrice Thule di Palermo, il cui fondatore è il professore Tommaso Romano. Il testo è stato impreziosito dalla Prefazione della Professoressa Maria Patrizia Allotta e dalla Postfazione del Professore Ciro Spataro. Doris Lessing, scrittrice zimbabwese di origine britannica, ha sottolineato che: “non c’è dubbio: la narrativa fa un lavoro migliore della verità”. L’autore di questo racconto aiuta il lettore a scoprire le emozioni e le sensazioni che hanno segnato la letteratura nazionale e internazionale. Antonino Schiera apre il volume con una dedica davvero importante. Una vera e propria presentazione che mi ha fatto subito riflettere sul tema che ha deciso di affrontare.

Berenice, la protagonista del libro, è una donna ebrea, costretta a fuggire dalla persecuzione e dal genocidio dei nazisti. Il racconto prende vita, durante la Notte dei Cristalli nel 1938 in una località, Lochhausen, che sorge a nord di Monaco di Baviera e si sviluppa successivamente tra Tel Aviv in Israele e Kaiserslautern in Germania. Il lettore percorre, insieme all’autore, un viaggio nel tempo. Berenice nella città israeliana, diventata grande, incontra David. I due si innamorano e si sposano. Dopo qualche anno la coppia, insieme al loro bambino, decide di andare a vivere a Kaiserslautern in Germania. Il motivo che li convince a trasferirsi dipende dal fatto che David fa parte dell’Aeronautica Militare Israeliana che ha come riferimento operativo, per particolari manovre riservate, l’aeroporto NATO di Ramstein. L’elemento che emerge fra tutti è l’assoluta bellezza di Berenice. Un fascino che racchiude un significato particolare, perché evidenzia i sentimenti della protagonista e le decisioni determinanti che la stessa è costretta a prendere. Una narrazione che risulta essere di stringente attualità. Stiamo assistendo al terribile conflitto in Medio Oriente e questo volume ci chiede di dare importanza alla memoria e di capire l’evoluzione dei conflitti. La lettura di questo libro mi ha dato la possibilità di riflettere, ancora una volta, sul dramma della Shoah. Il grande sociologo Zygmunt Bauman ha analizzato la Shoah in chiave storica, filosofica e sociologica. Ha lanciato un monito: “attenti, l’orrore resta in agguato”. Ha scritto il saggio “Modernità e Olocausto”.

 

Un saggio necessario quello di Bauman, perchè ci mette di fronte alla crudeltà degli uomini. Donatella Di Cesare, filosofa, editorialista e saggista italiana, professore ordinario di filosofia teoretica all’Università “La Sapienza” di Roma, come riporta il Corriere della Sera, ha scritto che Bauman “ha fatto della Shoah il caleidoscopio attraverso cui guardare nell’abisso disumano” della modernità. Ho visitato due campi di concentramento quello di Auschwitz e quello di Auschwitz II Birkenau. Ho respirato l’aria dell’orrore e della paura. L’odio è presente in quello che è diventato un grande Museo e Luogo della Memoria creato nel 1947. Mi ha colpito tutto. Le stanze piene di foto e di oggetti dei deportati, i capelli femminili, tagliati alle vittime del nazismo e utilizzati per fare i tappeti, i terreni su cui sono state gettate le ceneri umane, i resti delle camere a gas dei crematori, i posti in cui i medici delle SS eseguivano le selezioni e tanto altro ancora. Non so descrivere tutto quello che ho provato. So con certezza che dobbiamo lottare ogni giorno, affinché nessuna forma di crudeltà e razzismo trovi spazio. Come si può concepire tanta disumanità? Eppure, stiamo assistendo alla guerra tra la Russia e l’Ucraina, tra Israele e Palestina e a tante altre guerre nel mondo. Non sono uomini, donne e bambini anche quelli? Non hanno il diritto di vivere? Si tratta di persone e non di numeri. L’autore ci ricorda cosa hanno sofferto le persone durante la cosiddetta Notte dei Cristalli e successivamente durante e dopo l’Olocausto. Ci chiede di ritrovare quell’umanità che sembra perduta e di andare alla ricerca della pace. Un monito che potrebbe servire a chi ci governa e a quanti non si rendono conto di cosa sta avvenendo in quella che definiamo società “globalizzata”.

Il linguaggio dell’autore è incisivo e sempre chiaro. Interessanti le figure retoriche che ha scelto e in particolare l’onomatopea presente nel primo capitolo: “Tic, tic, tic, tac, tac, tic…. tac, tic, tic, tic”, suono ripetuto più volte per scandire i secondi, i minuti e le ore. Le descrizioni dei luoghi sono precise e dettagliate. Infatti, il lettore si sente protagonista dei fatti narrati. Un perfetto “patto narrativo” tra il narratore e il lettore. Chi legge si immedesima e partecipa emotivamente ad ogni frame narrativo. Quasi come una pellicola cinematografica. La sintassi e la morfologia non lasciano dubbi all’interpretazione ed emergono i pensieri e le riflessioni dell’autore. Undici meravigliosi capitoli, che compongono un puzzle stupendo, in cui si muovono sei personaggi. Un pagina triste dell’umanità che visto l’uomo commettere tanti crimini. Qualcosa di cui ci vergogneremo per sempre. Le vittime dell’Olocausto, la perdita di tante vite umane, la Notte dei Cristalli e quel sogno di Hitler che ha generato solo morte e distruzione.

Nel libro Il dolore e la sofferenza lasciano il posto ai sentimenti, all’amore e alla speranza. Il desiderio di Antonino Schiera è quello di puntare alla rinascita e alla resilienza. Sa che il lettore ha bisogno di uscire dall’ombra della guerra e di credere nel futuro. Antonino Schiera è un poeta, scrittore e blogger palermitano. Ha conseguito il diploma di scuola secondaria all’Istituto Tecnico Industriale Alessandro Volta di Palermo nell’anno 1985. Ha maturato molteplici esperienze lavorative. Ha collaborato con il Giornale di Sicilia, Giornale L’Ora, ReportOnLine, Giornale Cittadino Press. Attualmente è anche Blogger su WordPress con questo blog Riflessioni d’Autore che ha ideato e gestisce. Inoltre, collabora con il sito d’informazione culturale “Il Salto della Quaglia”. Molteplici sono le sue esperienze lavorative, alcune delle quali all’estero tra Germania (Wolfsburg, Monaco di Baviera) e Austria (Bludenz). Nel 2013 esordisce con la raccolta di poesie, aforismi e dediche d’amore “Percorsi dell’Anima” (Europa Edizioni). Nel 2015 ha pubblicato due brevi storie (“Moderno emigrante” e “Natale a Trieste”) all’interno della raccolta di autori vari “Natale 2015” (Società Editrice Montecovello), con finalità benefiche. Le due opere hanno ricevuto a Roma, la menzione d’onore al concorso organizzato dalla stessa casa editrice.

Nel 2016 ha pubblicato la sua seconda raccolta di poesie “Frammenti di colore” (Edizioni La Gru) risultata finalista nella sezione poesie del “II Premio Giornalistico Letterario Piersanti Mattarella”. Nel 2017 la sua poesia “Nel margine del tuo universo” si è classificata seconda al “Premio Nazionale di Cultura Isola di Pino Fortini”. Nell’anno 2018 ha ideato, promosso e condotto l’evento estivo poetico e musicale “Calici di poesie a Isnello” con il Patrocinio del Comune e della Biblioteca di Isnello ed in collaborazione con il gruppo “Siciliando” in qualità di media partner. Nel mese di giugno 2019 la sua raccolta di poesie inedita “Meditare e sentire” si è classificata finalista al “Premio Poetico Pietro Carrera”, organizzato da Il Convivio Editore e l’Accademia Internazionale. “Il Convivio”, opera poi pubblicata da Il Convivio Editore a settembre dello stesso anno. Nel mese di febbraio 2020 è stato pubblicato “Il peperoncino di Alessandro”, breve racconto inserito nella raccolta di autori vari “Seta sul petto” (Edizioni Simposium), in memoria di Alessandro Di Mercurio. Nel mese di agosto 2020 ha ricoperto il ruolo di direttore artistico nella rassegna poetica “Parole ed emozioni madonite” giunta alla terza edizione e promossa dall’A.N.A.S. zonale di Collesano in provincia di Palermo. Nel mese di settembre 2020 a Marsala, nell’ambito dell’ “Ottavo Simposio dei Poeti” la sua poesia inedita “Alba sulla torre”, ha ricevuto il primo premio grazie alla votazione della giuria composta dagli stessi poeti presenti.

Nello stesso mese è giunta la menzione di merito, nella sezione poesia inedita, nel “Premio Convivio 2020” con la raccolta di poesie “Sciabordio vitale sotto il cielo plumbeo” pubblicata nel mese di aprile 2021. Nel mese di febbraio 2021 il breve racconto “La notte dei cristalli” ha vinto il primo premio assoluto nel concorso Il più bel gesto d’amore, organizzato dalla Farmacia Mercadante della Dottoressa Giordano di Palermo. Nel mese di giugno 2021 ha pubblicato il suo primo racconto “La valigia gialla” edito da Libero Marzetto. Nello stesso mese ha realizzato la prefazione generale e quella dei singoli tomi, cinque in totale, dei volumi dal titolo “Le Pietanze della cucina siciliana” a cura del poeta, scrittore e promotore culturale Salvatore Mirabile. Nel mese di aprile 2022 la sua quarta raccolta di poesie “Sciabordio vitale sotto il cielo plumbeo” (Il Convivio 2021) è stata premiata con il terzo posto nella sezione poesia edita al Premio Nazionale di Poesia Himera. Nel mese di luglio 2022 ha ideato e condotto nella veste di direttore artistico l’evento poetico, musicale e pittorico “Il mondo visto con gli occhi della poesia”, svoltosi a Collesano in provincia di Palermo in collaborazione con la ProLoco Collesano e con patrocinio del Comune di Collesano e dell’Ente Parco Madonie. Nel mese di agosto 2022 il suo racconto inedito “Battaglia per la Vita – Coronavirus un pericolo nuovo da affrontare” è stato premiato con il primo posto al concorso nazionale “Terzo Millennio 2022” Città di Barcellona Pozzo Di Gotto, una manifestazione culturale fortemente voluta dal presidente dello stesso premio Carmelo Aliberti, coadiuvato dal poeta e segretario del premio Francesco Conti.

Dal 2022 è socio dell’Associazione Culturale Termini d’Arte e fa parte del gruppo “Poetico Lilybetano” sezione del Museo Mirabile di Marsala. Dal mese di dicembre 2023 fa parte dell’Accademia di Sicilia. Nel mese di novembre 2023 ha pubblicato il racconto “Berenice” edito da Thule. Ha organizzato un numero consistente di presentazioni ed incontri con i lettori per promuovere i suoi libri, partecipato a numerosi reading poetici e ricevuto alcune menzioni d’onore per tali partecipazioni. Inoltre, ha recensito e promosso alcune opere di scrittori contemporanei. Esperto di marketing e comunicazione, unisce l’amore per la poesia e la curiosità per ciò che lo circonda, utilizzando la parola come un ponte che può unire mondi che ancora non si conoscono. L’autore ci ha donato un libro davvero interessante e coinvolgente. Abbiamo bisogno di credere che questa società possa cambiare e che tutta la cattiveria a cui stiamo assistendo venga fermata per dar vita a quella che Papa Francesco chiama “rivoluzione culturale” in cui cresca una “mentalità solidale, attenta alle persone e all’ambiente”.

Auguro a questo racconto molta fortuna, perché veicola valori fondamentali, abbraccia la coscienza e tocca il cuore pagina dopo pagina.

 

 

 

 

 

Francesco Pira è un siciliano che ama definirsi nordafricano perché è cresciuto ed ama tantissimo la sua città d’origine Licata, in provincia di Agrigento. Sociologo, è professore associato di comunicazione strategica e giornalismo web presso il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università di Messina, dove è Direttore del Master in Esperto in Comunicazione Digitale. Dell’Ateneo peloritano è stato il Delegato del Rettore alla Comunicazione. E’ Componente del Comitato Promotore e componente del Comitato Scientifico dell'Osservatorio Nazionale sulla Comunicazione Digitale di PA Social e Istituto Piepoli ed è Presidente dell’Osservatorio sulle Fake News di Confassociazioni. E’ componente del Comitato Scientifico della Fondazione Italia Digitale e della Giuria Scientifica del Premio Smartphone d’oro di PA Social E’ autore di saggi sulla comunicazione e numerosi articoli scientifici pubblicati in riviste italiane ed estere. E’ Coordinatore e Responsabile Scientifico per l’Italia del Progetto OIR – Erasmus + (Open Innovative Resources) finanziato dall’Unione Europea che vede insieme le Università di Lublino (Polonia), Oviedo (Spagna) e Messina. E’ stato Visiting Erasmus presso la Yerevan State University (Armenia) ed è Visiting Marie Curie Staff Member presso il Center for Social Science, Tiblisi (Georgia), nell'ambito del Progetto SHADOW (MSCA-RISE call H2020-MSCA-RISE-2017. Giornalista, è columnist del quotidiano statunitense La Voce di New York, e firma tutte le settimane la rubrica PIRATERIE nelle pagine culturali del quotidiano La Sicilia e sul mensile “I Love Sicilia” cura la rubrica “Ti lovvo”. E’ Direttore Editoriale del giornale on line Scrivo Libero dove tutte le settimane pubblica un video editoriale sul fatto della settimana. Nel giugno 2008 per l’attività di ricerca e saggistica è stato insignito dal Capo dello Stato, on. Giorgio Napolitano, dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Nel corso della sua carriera ha ricevuto numerosi Premi e riconoscimenti.

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