Alcune riflessioni di Antonella Lupo sulla mostra "Face and places of Sicily" di Giovanni Messina

 

 

Il pittore Giovanni Messina, della sua pittura apprezzo la solidità interiore, i suoi colori e il suo essere portatore di emozioni. La sua forza sta nel raccogliere la colta eredità di un lessico simbolico. Questo non vuol dire che ci sia rivisitazione, anzi rappresenta i sentimenti del suo mondo interiore, con accenti espressivi, caldi e diretti. L’amore per l’arte l’ha portato, nella maturità a consolidare la sua esperienza; ne è la mostra sita a Palazzo Jung in Palermo, la sua espressività è di naturale eleganza dispiegandosi in suggestive campiture tonali racchiuse in linee armoniose. In questo contesto ho raccolto qualcosa di magico, di antico, figure femminili, la natura, i paesaggi che innescano il piacere del dolce indagare tra il visibile e l’immaginario, dove nulla è lasciato al caso. L’energia creatrice che consente di raccontare un sogno ad occhi aperti: anch’io in questo contesto mi sono sentita una leonessa.

 

 

 

 

 

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