Luisa Santoro, “Giuseppe Rovella” (Morrone Editore)

di Ester Monachino

 

Non vi era dubbio alcuno: il volto d’uomo e di scrittura di Giuseppe Rovella è ancora, come sempre, intensamente umano, intimamente nitido, pensosamente creativo. Freschissimo di stampa, si porge alla nostra lettura il volume di Luisa Santoro  “Giuseppe Rovella. Un filosofo palazzolese del nostro tempo e Turi Rovella Poeta”, edito con i tipi di Morrone Editore in Siracusa 2020. Sostanziale intento dell’Autrice, esperta archivista, è quello di affidare e trasmettere ai giovani “la presenza e la memoria storica” , per dirla con la prefatrice Nella Monaco, di questo grande figlio della terra palazzolese.

Del volume, riccamente articolato, possiamo dire che è una plurivocità della memoria: accoglie un ben nutrito numero di interviste e scritti di autori  che hanno personalmente conosciuto o studiato Rovella, o che hanno attinto, come a un buon pane, al suo cuore e alla sua mente protesi nel darsi con l’insegnamento.

Leggiamo interviste e recensioni di Emanuele Messina, presidente emerito della trentennale  “Associazione  Amici di Giuseppe e Turi Rovella”, e poi Mario Grasso, Luigi Lombardo, Cinzia Donatelli Noble, Monsignor Giuseppe Greco, Luigi Amato, Vincenzo Zocco, Nella Monaco, Giuseppe Cultrera, Salvatore Greco e Ester Monachino; e ancora leggiamo articoli di Salvatore Ferlita, Salvatore Guglielmino, Giuseppe Raudino, Paolo Santoro.

Invero, pur se è variegato il tessuto connettivo che struttura il volume poiché ciascuna testimonianza inossa un personale modo di vedere lo scrittore attraverso la meraviglia dei suoi scritti e di interrelazione umana con lo stesso, è univoca l’alta figura del palazzolese visualizzato non soltanto entro confini insulari ma europei ed oltre. Una figura che non dovrebbe essere circonfusa di un alone di brillantezza  coniugando un tempo passato ma evidenziandone i molteplici spunti di modernità e di quel nontempo che è proprio delle opere universe e profondamente umane, ovvero di là d’ogni temporalità lineare.

In quanto alla “presenza” di Giuseppe Rovella,  tangibile attraverso i suoi scritti, nel volume Luisa Santoro riporta alcuni testi con tematiche filosofiche già precedentemente editi ma di non facile reperibilità e, inoltre, due inediti: “Parallelismi immaginari dell’esperienza religiosa: Paolo “Califfo” di Gesù?” e “Quattordici Punti su cultura e letteratura di Sicilia, oggi”. In quest’ultimo testo leggiamo, a pag. 236:  “…la sicilianità consanguinea a se stessa, è una risposta di fedeltà alla realtà storico-culturale della Sicilia; in sede creativa si converte nella cerca di Mito, Luce, Tradizione; in sede filologica nella sempre meravigliata, e sempre meravigliosa, scoperta della sicilianità eterna”.

Nel volume è, inoltre, inserito un capitolo dedicato al fratello dello scrittore, Turi Rovella, poeta drammaturgo dialettologo, attraverso le interviste-ricordo di Giuseppe Raudino e di Ester Monachino. Di Raudino è il testo inedito titolato: “Turi Rovella in dialogo col fratello Giuseppe. Analisi del sonetto “E-nni truvamu tutti rui, Amuri”.

Nel poeta Turi, la cui produzione trova espressione per la maggior parte nella forma del sonetto in dialetto siracusano, il fermento lievitante di vita-amore, il dialogo con sé e il mondo hanno l’input della sacralità cosmica, magica e liricamente incantatrice.

Questa stessa sacralità, anzi ancor più accentuata, la riscontriamo in Giuseppe Rovella per consanguineità d’intenti e di pensiero con il fratello Turi.

Come una gemma di eccelsa preziosità, Luisa Santoro ci porge, come epigrafe del volume, una composizione poetica di Giuseppe titolata “Akrai”. Stralciamo: “…come se un coro silenzioso e possente/ di voci vincesse su tutte le altre emozioni/…/ Né i vivi, né i morti/ possono/ potranno mai alterare/ la dolcezza violenta/ incarnata/ di questa terra-teatro/…/ la sua bellezza/ ne rimarrà gioiosamente intatta…”. L’anima rovelliana è così: cromaticamente ardente nel tocco ossimorico riflessivo, con intonazioni profonde mentre circoscrive la vita entro la Vita, intimamente e assolutamente libera.

 

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