"Itinerario Liberty. Tre percorsi nella Palermo della Belle Époque", a spasso tra i gioielli di un periodo d'oro -- "Itinerario Liberty. Tre percorsi nella Palermo della Belle Époque", a spasso tra i gioielli di un periodo d'oro https://www.palermotoday.

Il nuovo volume di Danilo Maniscalco, edito da Kalós, è un viaggio in cui i lettori potranno riscoprire i punti salienti della grande bellezza disegnata da Ernesto Basile e dalla sua Scuola di progettisti siciliani

tinerario Liberty. Tre percorsi nella Palermo della Belle Époque" è il nuovo volume scritto da Danilo Maniscalco e pubblicato da Kalós (pp. 240, 18 euro) la prima guida tematica, in italiano e in inglese alla Palermo liberty ragionata per coinvolgere attivamente i sempre maggiori flussi turistici in arrivo dalle crociere, in direzione della narrazione riguardante la parabola aurea dell'acme della Belle Époque mediterranea.  

La guida accoglie il visitatore con punto di raduno a piazza Castelnuovo, meglio conosciuta come "piazza Politeama" - naturale punto di arrivo dei flussi crocieristici lungo la via Amari - e da lì l'autore propone tre direttrici possibili, della durata di circa 3 ore ciascuna a passo medio, in cui i turisti potranno scoprire e i residenti riscoprire i punti notevoli della grande bellezza Liberty disegnata da Ernesto Basile e dalla sua Scuola di progettisti siciliani.

Una rilettura organica di Palazzo Florio-Wirz sede dell'Ordine degli Architetti Ppc della provincia di Palermo, del Grand Hotel Piazza Borsa, di Villa Ida e dello splendido Palazzo Dato, esotico caso di floreale distante da Basile e prossimo alle avvolgenze tipiche di Guimard e Horta. C'è spazio, poi, per quattro preziosi scrigni museali, come collaterali al percorso assolutamente organici al racconto Liberty: da Casa Thule di Tommaso Romano (arte e arti decorative) a Villa Zito e Casa-museo Raffaello Piraino (abiti), fino alla Galleria d'arte Moderna Empedocle Restivo, dove si custodisce la superba voluttà del Peccato di Franz von Stuck, acquistata proprio su spinta di Ernesto Basile, Ettore De Maria Bergler e Vittorio Ducrot alla biennale di Venezia del 1909. 

"Mancava una visione agile ma ben strutturata intorno al floreale urbano - sottolinea Danilo Maniscalco - in termini di divulgazione storico-critica verso i sempre maggiori flussi turistici. Lo abbiamo immaginato e realizzato con l’editore di Kalós, che mi ha dato fiducia e libertà di scelta. Abbiamo così costruito tre itinerari 'minimi', tre direttrici auree distinte: via Libertà, via Roma, zona centro".
 

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