IL TEMPIO DI EPIDAURO – RICERCA STORICA DI GIOVANNI TERESI

              Statua marmorea di Epidauro 

 

Nel II secolo d.C. Artemidoro di Daldi (Lidia) raccolse la tradizione onirica greca che era molto antica, realizzando il primo trattato organico dei sogni, l’Oneirocritico, in ben 5 volumi. Freud conosceva il trattato di Artemidoro e lo usò per scrivere la sua o pera imponente.

Anche Artemidoro chiedeva informazioni al sognatore, gli poneva domande o lo spingeva ad associazioni automatiche.

Molti popoli conoscono l’incubazione sacra, modo di sognare rituale in un luogo sotterraneo, grotta o buca scavata nella terra o anche in un bosco sacro, in cui si potevano avere sogni profetici. Anche i Sumeri la praticavano, il sognatore scendeva in un luogo sotterraneo, ci dormiva una notte e poi raccontava il suo sogno a un sacerdote che vi leggeva una profezia.

Gli Assiro-Babilonesi praticavano una vera e propria incubazione sacra, un rituale per indurre i Grandi Sogni che avevano un significato importantissimo per la storia del popolo e per le decisioni dei re.

Nelle caverne australiane gli aborigeni dormono con cristalli di quarzo o opali della chiaroveggenza per contattare le creature del Tempo del Sogno che crearono il mondo e tracciarono le vie dei canti.

Il sonno o trance della sacerdotessa è una immagine costante del mondo antico.

Nel bacino mediterraneo, nelle caverne sotterranee, negli antichi culti della terra, le sacerdotesse della Dea Madre cadevano nel sonno incubatorio per ottenere dalla Dea potere ed energia e anche comunicazioni occulte.

Il culto di Asclepio fu in auge soprattutto a partire dal V secolo a. C. e, ad oggi, ci è giunta la cronaca del tempio di Epidauro, basata su una raccolta di tavolette votive.

Epidauro era il tempio che guariva, un santuario dove i sogni erano terapeutici. Vi si venerava Asclepio ( figlio di Apollo), dio dell’arte medica, molto famoso anche presso i Romani.
Il dio era raffigurato con il caduceo, un bastone attorno a cui si avvolgono due serpenti.

Anche questo santuario era forse un luogo mondano. Al tempio si accedeva per ottenere, quando possibile la guarigione spirituale, per mezzo dell’intervento divino, che avveniva tramite il sommo sacerdote. Chi era miracolato lasciava un ex voto, più o meno come accade oggi, e in molti santuari era facile trovare raccolte di tavolette anche in argento con iscrizioni che narravano l’evento miracoloso. L’argento, simbolicamente è il metallo della Luna, la dea Madre, è simbolo della purezza e della guarigione.

Asclepio guariva ciechi, paralitici e storpi. Attraverso i sogni, trasmetteva anche prescrizioni e ricette che i sacerdoti decodificavano, oppure il dio imponeva in sogno le mani sul fedele e lo guariva direttamente.

Ad Asclepio si era soliti offrire un gallo per riconoscenza di una guarigione ottenuta.

Inizialmente l’Asclepieo era una semplice fontana, o un pozzo, chiusa da un boschetto che i malati attraversavano per avvicinarsi al luogo sacro e chiedere al dio la guarigione. Più tardi sorsero veri templi, contornati da portici, ospedali, abitazioni. Il malato era sottoposto a digiuni e lavacri purificatori, seguiti da un sacrificio propiziatorio; passava poi la notte nel tempio, dove aveva un sogno (spontaneo o provocato per suggestione), che il sacerdote, al mattino, interpretava enunciando la diagnosi e la cura. Celebri Asclepiei sorgevano a Epidauro, a Coo, a Tricca, ad Atene e a Pergamo. Il santuario di Epidauro, oltre al tempio decorato dalle sculture di Timoteo, comprendeva importanti monumenti quali la thólos (edificio rotondo, spesso circondato da un colonnato e collegato a complessi sacri, dell’architettura greca del sec. IV aC) e il teatro.

Qualche cosa certamente si otteneva se si facevano degli ex-voto, ma è difficilmente credibile che i risultati fossero dovuti a una vera e propria efficacia del procedimento terapeutico. Prima di tutto una componente fortissima doveva essere senz’altro costituita dal fenomeno della suggestione, in secondo luogo la collocazione geografica dei più importanti Asclepiei e delle caratteristiche climatiche delle località dove sorgevano può spiegare molte cose.

Giovanni Teresi

Pin It

Potrebbero interessarti

Articoli più letti

Questo sito utilizza Cookies necesari per il corretto funzionamento. Continuando la navigazione viene consentito il loro utilizzo.