“Giancarlo Perna, cronache politiche da un ring” di Giuseppe Massari

“Questa non è una storia degli italiani ma quella del loro Palazzo dal 1970 al 2020. Gli organi costituzionali, le rivalità che li dividono, gli uomini che li hanno incarnati, i drammi e le comicità. Anche le persone più informate, e con qualche anno in più, potranno confrontare cosa avevano colto con cosa gli è sfuggito. Tra liti istituzionali e prove di forza ingaggiate fra magistratura e politica, il mezzo secolo considerato traccia il quadro di una guerriglia mai sopita. Dal compromesso storico, subito spento con la morte di Aldo Moro, alla nascita della Seconda Repubblica, dal giustizialismo di Mani Pulite all'irruzione sulla scena del Movimento 5 Stelle per arrivare al ruolo di supplenza che da un decennio svolge il capo dello Stato (e intanto fa capolino la Corte costituzionale), questo libro guida il lettore nel cammino accidentato della democrazia italiana. Perna ricostruisce i profili dei protagonisti e spiega come il disordinato avvicendarsi dei poteri li ha logorati - tutti, senza eccezione - attutendo la voce dell'elettore al punto che i luminari del Palazzo possono fingere di non sentirla”. In questa presentazione è racchiuso il senso di  tutto ciò che è stato raccontato, da par suo, da Giancarlo Perna nel suo ultimo libro Il Ring Cinquant’anni di risse tra i  Poteri, Guerini e Associati Editori, 2021. Il compendio, la sintesi dell’attività professionale; l’analisi critica puntuale di colui che è stato giornalista parlamentare arguto, intelligente, ironico, pronto a cogliere gli umori di un ambiente che cambiava, che si evolveva, che si è evoluto, trasformato, non sempre positivamente. 50anni di storia repubblicana passati al setaccio, sotto la lente d’ingrandimento di un osservatore speciale, diretto, più di quanto non fossero stati gli stessi protagonisti, artefici, attori. Le sue cronache parlamentari, attraverso i disegni personali di molti, di quasi tutti i protagonisti della vita parlamentare e politica, che venivano pubblicati su il Giornale, sono state soltanto delle anticipazioni del prodotto sfociato in veste editoriale, tipografica, oggi, messo al servizio di coloro che non hanno mai saputo, pur dovendo sapere, ma che dovranno sapere e conoscere. Quadri, atti, scene di una battaglia a colpi di pugni, come sul quadrato di un ring, attraverso colpi mancini, da ko, sfiorati e schivati. Un susseguirsi di colpi di scena mascherati, mancati, portati a segno nella cornice di un ambiente ritenuto sempre sacro. Con questo libro tornano alla ribalta gli uomini dei misteri. Delle stragi e del terrorismo. L’assassinio di Moro e della sua scorta. Il passaggio obbligato attraverso la stagione nebulosa della notte della Repubblica. Gli anni di Pertini. I governi Craxi, De Mita. ‘ascesa di Mario segni, auspice di una revisione costituzionale abortita nei fatti, ma non dal successo elettorale che la proposta conseguì. Tangentopoli con Di Pietro consacrato dall’elettorato il nuovo salvatore della Patria. I successivi risvolti e capitomboli di una fase contrassegnata da un simbolo non aderente, ma che si chiamò seconda Repubblica con la quale molti avrebbero dovuto fare i conti, con l’avvento di Berlusconi, del liberismo promesso ma inattuato. In sostanza, Perna non trascura la caduta del comunismo a livello mondiale e le ripercussioni che si ebbero in Italia dove il PCI era il più partito comunista nell’Occidente libero. Da questo si ebbe e nacque la svolta dell’ex Pci, di assorbire chiunque dovunque, di subire l'imporsi delle toghe, perfino numerica, come dimostrò la folta presenza di giudici e procuratori,all’interno di uno schieramento politico e parlamentare. Scalfaro, Napolitano, Mattarella entrano a pieno titolo in quel novero di presidenti della Repubblica che seguirono, subirono, attaccarono, ma senza grossi esiti per la salvaguardia di un corpo destinato a farsi, inevitabilmente, cadavere. Un ultimo elemento di novità, un salto nell’attualità dei nostri giorni è, infine, costituito dalle dispute polemiche con la Corte costituzionale. Perna ricorda lo storico e politico processo Lockheed, per il quale non era previsto alcun secondo grado (né un appello né un ricorso in Cassazione per illegittimità). Sul piano della giustizia ancora oggi sempre più in crisi, Perna avanza dovute riserve al recente comportamento di Marta Cartabia, oggi nella manica del presidente della Repubblica. La neo titolare della Giustizia ha introdotto le voci di fuori a palazzo della Consulta, consentendo che possano esprimersi e quindi, in certo modo, condizionino i giudici, che dovrebbero restare legati alla legge da esaminare in rapporto al dettato della Carta. La Cartabia ha poi provocato sottrazioni alla Corte, per esempio rivolgendosi alla Corte di giustizia europea (e si possono ricordare gli scivolamenti nelle pronunce, con inviti al Parlamento per deliberare).

 

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