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FINE DELL’ANNO 2024

  INIZIO DEL 2025

 

Fine di anno , come se io fossi un’ impresa commerciale, scrivo il mio consuntivo. Non tutto quel che ho fatto verrà segnato ,per  la quantità, perché molto di me appartiene ad un diario ulteriore, la  vita detta intima, anche se tutto è personale .Non sono soddisfatta di me, insoddisfattissimo,ho scritto per i luoghi della mia collaborazione ,questa rubrica di Sante Blasi, Culturelite,L’opinione delle libertà,Il Borghese,Rivista di studi politici internazionali ed atro più di trecentocinquanta articoli compresi i saggi e non comprese le poesie ma non ho pubblicato un libro,da decenni pubblico almeno un libro l’anno.il motivo sta nel voler perfezionare ,sono versi, ma anche aggiungere,esprimere completamente quanto per me è fondamentale, il dilemma del vivere o non vivere e se scegli di vivere come vivere… Credo un eccesso di concettualità, poesie di pensiero, per le poesie ho trascurato un romanzo enorme ,ignoro se riuscirò a finirlo, e questo mi irrequieta , come di più o altrettanto se non riuscissi a pubblicare il Diario che tengo dagli anni sessanta , una immensità, ne verrebbero almeno 15-20 libri.Non sono più giovane, queste opere vorrei pubblicarle io.Lavoro, ma non siamo macchine, ci stanchiamo, e bisogna camminare, anche divagarsi e  mi disturba  il pensiero di aver sbagliato svolte dell’esistenza, io ebbi  momenti  mondiali da giovane , pochissimi hanno vissuto occasioni favorevoli al mio grado,nel periodo del rapporto con Alberto Moravia,collaboravo con la sua rivista NUOVI ARGOMENTI nota universalmente, poi quando vissi con una attrice che fu celeberrima negli anni quaranta-cinquanta, Elsa De Giorgi,poi sposando l’ereditiera Stefania Ferrero,della famiglia Alberti, i proprietari dello Strega, e dei costruttori Ferrero,possessori di centinaia di abitazioni, alberghi,lnegozi. A parte Elsa De Giorgi, al tramonto, ho gettato  le altre occasioni e questo mi disturba ancora oggi, anzi oggi.Ho sbagliato , totalmente sbagliato È stato un errore abbandonare l'amicizia con Alberto Moravia, che valeva come scrittore, mi favoriva pubblicandomi,mi rese notissimo ,allora,nel mondo. Errore inconcepibile, oggi, divorziare da Stefania Ferrero, che mi amava a modo suo, eccessivamente, gelosissimamente, avarissima,e ossessiva nel non voler lasciarmi scrivere o meglio nel credere che scrivere fosse lasciarla, e perennemente malaticcia.Potevo avere e con fondamento miliardi e lasciai tutto,  decine, decine, decine di miliardi. L’avevo difesa dalle predaziioni familiari e straniere sacrificando tempo e pazienza.Le lasciai tutto. Vicende che fanno parte essenziale della mia vita ,dei miei errori, ho sbagliato, l'accesso di moralismo soprattutto con mia moglie,l’avevo fatta soffrire,miei tradimenti, lei stava peremente male, ed io ero giovane, e sanissimo. Aggiungo come è finito questo patrimonio ,si comprenderà che feci malissimo a non esigerne gran parte. Stefania, quasi demente, sposò il suo fisioterapista, un mussulmano,  e dopo sei mesi ed un giorno morì,per legge occorrono sei mesi per ereditare, mi hanno detto! In compenso, il fisioterapista dopo qualche mese è morto.Il patrrimonio di generazioni al vento degli oceani nella notte… Per il resto piccole cose ,riavere il mio locale che va avanti a  minipassi ma che si risolverà,le tasse come zecche, il tempo che corre, impossibile  fermarlo, questo  l'incubo peggiore Ma gli errori si pagano, non riuscissi a pubblicare il romanzo, il Diario ne soffrirei da fallimento. Le poesie, a mesi. Avanti,avanti, necessariamente.

                  

 

 

 

FINE DI ANNO

Prima  che il vasto  manto del nulla

 mi copra lo sguardo

vorrei lasciare un segno

a coloro che seguiranno la stirpe umana,

 

conoscano che ho vissuto anch’io,

niente vale oltre la vita, per noi,

dispersi nei grani della terra

ma non resta che tale scampo

a svanire perfino come ombra che visse.

Breve la vita.

Eterna la morte.

Un volo di farfalla.

Un volo di aquila.