Ho respirato la tua aria
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- Category: Arte e spettacolo
- Creato: 13 Marzo 2018
- Scritto da Virginia Bonura
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Percorrere corridoi di immagini, scrutare i volti, sentire l’anima, una percezione quasi immateriale ma reale, della vita, della storia, dell’umanità, molto spesso raccontataci attraverso immagini sterili, vuote e scatti insignificanti. Non è questo il caso di Henri Cartier Bresson, la sua opera riesce ad entrarti dentro, ti immerge nella sua realtà vissuta in prima persona, come se volesse renderti protagonista, i suoi occhi diventano i tuoi, i suoi scatti sono le tue emozioni, la sua aria diventa la tua…
La meraviglia, lo stupore che con i suoi scatti riesce a evocare ritraendo soggetti cosi diversi, puri, la verità che riesce a raccontare catturando uno sguardo, un riflesso o semplicemente la quotidianità, immagini oneste, senza filtri, senza ombre, solo sincerità e autenticità.
Acquisire attraverso le sue immagini un ricordo, come lo avessi vissuto in prima persona, questa è l’eredità più grande, che a parer mio può lasciare un artista come Henri Cartier Bresson, una fotografia che ti entra dentro, si insinua nel tuo io più intimo fino a diventare essa stessa parte di te e tu di essa.