“Un seminario di sociologia della letteratura” di Antonio Saccà

Il 2023 è stato anno di celebrazioni consistenti, da Maria Callas ad Anna Magnani a Pier Paolo Pasolini ad italo Calvino, per nominarne alcuni, centenarismi, cinquantenarismi, di nascita o di scomparsa. Furono anni creativi , affermativi ,si veniva  dalla guerra, guerra depressiva, oppressiva, opprimente, ma quando finisce liberatoria,  godiamo il valore dell'esistenza che la possibile perdita rende più diamantina. Oltretutto in quegli anni vi sono state personalità di qualità non ripetibile o difficilmente, è il caso di Maria Callas ,la caratteristica interpretativa di Maria Callas è inconsueta per tutte le sfere , voce, potenza, timbro, volume, gestualità, lirismo, tragicità, una cantante attrice, poi come  attrice  in Medea, di Pasolini, una caduta  debilitante, cantando  il corpo seguiva la voce, questa era la Callas.  Anche Anna Magnani ha  circostanze da memoriare, il grido verso l'amato preso  dai nazifascisti e la  morte nel farne disperatamente il nome con il braccio  teso a raggiungerlo, e il suo corpo ucciso, nella strada, scomposto, con un minimo di gamba denudata, femminilmente esposta, piccole  cose memorabili, ripeto. Furono gli anni della Ricostruzione, della volontà, ridare vita alla vita , in tutti i campi, dico gli anni 50-60-70. Il tentativo ipotizzato perfino  di una rivoluzione ,mi riferisco agli assetti sociali, per alcuni anni si credette che il proletariato potesse sostituire la borghesia pure in Occidente, il trionfo del Partito Comunista in Europa, ed in Italia dove il Partito Comunista era il più consistente dei paesi non comunisti . Nel  tempo questa illusione o speranza tramontò e tramontò con il tramonto anche dell'Unione Sovietica che a sua volta costituiva per molti una speranza realizzata, il proletariato non  si dimostrò idoneo ad alterare i sistemi capitalistici, in Occidente, anzi, il contrario, fu il sistema capitalistico democratico liberale a prevalere già negli anni Ottanta. L' evento importantissimo di quel tempo. Altro evento, la rielaborazione della  sessualità e della donna, la sessualità era  oscurata,  indubbiamente Alberto Moravia con “Agostino”.  “La disobbedienza” ed i suoi romanzi a venire poneva la sessualità in modo serio, addirittura quale legame tra individuo e realtà, altrimenti l'uomo non “sente” la realtà. Temi seri, appunto, dall'unico scrittore con capacità intellettuali, nel senso proprio dell'essere intellettuali.  Fui amico di Alberto Moravia,  pubblicò il mio primo testo, era e resta un piacere del ricordo il nostro colloquiare, le conferenze di cui  dirò, li inizio con Alberto Moravia. Con Pier Paolo Pasolini il campo si spinge  all'omosessualità, con i Radicali, soprattutto, alle esigenze femminili, l'aborto, e il divorzio, e il femminismo nell'ampia esplicazione di ogni diritto non riconosciuto alle donne. Sembrano oggi lotte millenarie rispetto al presente. Vi fu allora il netto passaggio tra società contadina e societ industriale, lo scrittore Italo Calvino si spingerà nell'avvenire tecnolgico, mentre Carlo Levi rievocava la civiltà contadina. Vasco Pratolini tentava di cogliere il proletariato. Pier Paolo Pasoini attingeva alle borgate nostrane e del Terzo Mondo, Elsa Morante si rifugiava nei ragazzini e nella fantasia al di là della storia effettva, per lei crudelissima. Infine, il convincimento che la civiltà è finita con la fine del ceto aristocrato , il quale, essendo ricco, non correva, per Tomasi di Lampedusa, affannato e affamato  dietro il guadagno, e  in termini cronachistici Leonardo Sciascia fu certo che la malavità fosse imperatrice e ormai la vera guerra stava tra onesti e criminali. Ma vi sono stati argomenti, personalità da considersre, in quegli anni, la Scuola di Francoforte, per la quale i nuovi soggetti sociali erano gli emarginati, i terzomondisti, studenti, omosessuali, i fautori del tempo libero, del piacere di vivere (Herbert Marcuse). Per l'esistenzialismo, francese, era l’intellettuale libero che si impegna nel mondo  pur sotto la coscienza del Nulla(Camus, Sartre). In una serie di conferenze patrocinate dal IV Municipio rievocherà quegli anni, prendendo movente dal mio libro :Ho vissuto la vita-Ho vissuto la morte(Armando Editore), nostalgia personale e rievocazione  opportuna, è l'epoca che condiziona il nostro tempo.

Ogni lunedì, dal 16 ottobre, ore 17,30/19,30, via Cave d Pietralata, 76, Roma (Largo Beltramelli) ne parlerò. Centro Culturale Gabriella Ferri.

 

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