Un ricordo imperituro di un grande letterato siciliano: Mario Grasso

Tommaso Romano, Mario Grasso

TOMMASO ROMANO STRAORDINARIA PERSONALITÀ DI ARTISTA, POETA, INTELLETTUALE, PENSATORE EDUCATORE E OPERATORE D’ALTA CULTURA

 

Ho conosciuto Tommaso Romano nel 1970 in occasione di un Convegno di poeti, ma non è seguita una frequentazione assidua, lui a Palermo io a Catania e, proprio in quegli anni del nostro primo incontro, ero un errante con residenze costanti in qualche cabina di aereo o scompartimento di treno.

L’interesse per la poesia e i poeti siciliani però mi consentiva di seguire, attraverso la stampa, le significative presenze di Tommaso Romano, che fin da quegli anni mi è capitato di definire il Poeta più poeta. Ma non solo questo, le informazioni sulla personalità del Poeta mi confermavano le straordinarie doti di Tommaso, che da adolescente aveva iniziato aggiungendo alla creatività letteraria quella delle arti figurative. Ma non era tutto, ancor prima di riprendere i contatti avevo avuto nuove conferme sulle operatività culturali di un “Maestro educatore” dimostrate dal docente di storia della filosofia, pensatore e, per me inattesa, presenza di amministratore provinciale nella sua Palermo. Insomma c’era abbastanza per sentirmi intimidito da una personalità con la quale frattanto si era spontaneamente stabilita una frequentazione tra sporadici incontri e non ininterrotte comunicazioni, compresa quella di avere nella mia biblioteca un intero scaffale con le sue opere creative e di ricerche scientifiche di linea filosofica.

L’insieme di questi valori evidenti e inoppugnabile, mi ha determinato a segnalare al Comitato di amici etnei di Catania, che periodicamente conferisce, motu propriu, il simbolico oggetto di un artistico “Marranzano” in argento (su modello dello scultore Giuseppe Mazzullo) a una personalità siciliana delle Scienze, o delle Letteratura o del mondo delle Arti. Un simbolo che, era stato già a suo tempo conferito in anni diversi a Bartolo Cattafi, Giuseppe Fava, Angelo Maria Ripellino, Stefano D’Arrigo, Leonardo Sciascia, Gesualdo Bufalino, Salvatore Fiume, Giuseppe Bonaviri. Ed è stata l’occasione del libro di memoria in omaggio al ricordo del cardinale Pappalardo ,occasione celebrata nella sala conferenze del Palazzo Branciforte, a Palermo, ad aggiungere alla presentazione del volume, la consegna in pubblico dell’artistico simbolo al poeta e al geniale artista intellettuale e Maestro di Pensiero educatore, Tommaso Romano, per i suoi molteplici impegni tra creatività, letterarie e meriti pedagogici, tra ininterrotte operatività civili e significativi esempi di trasparenze ed equità nei momenti delle sue responsabilità amministrativo-politiche.

Mi sia quindi consentito di ringraziare Maria Patrizia Allotta per avermi invitato a un contributo di cordiale testimonianza sulla figura e le preziose opere di Tommaso Romano, che lascia la cattedra della sua fase di servizio istituzionale, per continuare questa volta senza limiti burocratici di anni, quello di Maestro di Pensiero, di Poeta di eccellente operatore di alta cultura, modello come lo è stato per tante generazioni di giovani (non solo studenti).

 Mario Grasso

da: Tommaso Romano, "Non bruciate le carte schegge del Mosaicosmo", a cura di Maria Patrizia Allotta, Ed. Prova d'Autore, Catania, 2022

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