"Nuova Casa-Studio a Torino" di Giuseppe Alletto

Ho concepito la mia casa-studio d'arte a Torino come luogo di incontro in rapporto osmotico con la città.  

Un centro propulsore di scambi dove accogliere e rigenerare le istanze e le suggestioni artistiche e culturali della capitale del Piemonte.

Il "quadrilatero romano" a Torino costituisce il cuore della città.

Un crocevia di stratificazioni storiche dall’eredità romana alle ricostruzioni medievali sino alle moderne concezioni dell’architettura contemporanea.

La caratteristica Contrada dei Guardinfanti, luogo di botteghe artigiane e piccole ma preziosissime attività commerciali di nicchia, fa da preambolo alla zona detta Porta Palazzo.

Tra rovine dell'antica dominazione romana e nuove costruzioni Porta Palazzo è animata dalla movida torinese e dal mercato all’aperto più frequentato della città.

Vicino al Quadrilatero sorge anche il Museo Egizio che costituisce il museo europeo più ricco di reperti archeologici relativi all’antico regno dei Faraoni.

Alle spalle di via San Francesco d’Assisi, dove sorge il palazzo dal design contemporaneo che ospita il mio Studio, tanto l’occhio vergine del turista quanto quello abituato del torinese si lasciano incantare dalle sculture di Piazza Solferino in dialogo con i grigi delle foglie e il verde scuro dell’acqua della fontana.

La piazza è carica di significati simbolici ed esoterici come nello stile di Torino.

Ecco uno dei motivi per i quali ho scelto Torino come luogo del mio secondo studio (il primo è quello che ho in Sicilia).

L’esoterismo costituisce uno dei mie campi di interesse.

Da quando frequento Torino ho avvertito l’energia che attraversa la città con i suoi mille simboli da Piazza Statuto all’Obelisco, dal ricordo ancora vivo di Gustavo Rol
ai particolari architettonici degli eleganti palazzi della Crocetta e ai segreti di Via Lascaris.


Dal balcone principale dello Studio, che domina sulla piazzetta di via san Francesco d’Assisi accanto ad uno splendido palazzo con raffinati e complessi, durante il Plenilunio il nostro satellite sembra essere incorniciato dalle linee dell’ampia finestra .
Perfetto per alcuni dei Rituali esoterici che opero per me stesso e che animano alcune delle mie notti sabaude.

Il colore dominante dell’arredamento è il verde a ricordare il colore dei marmi della splendida galleria San Federico a due passi da via San Francesco.

Se negli altri studi d’arte il racconto visivo è quasi sempre monocorde e focalizzato soltanto sull’artista proprietario dello spazio qui invece sarà possibile vedere anche le opere di altri creativi.


Mi riferisco al progetto Green Box tv Art project.

La pittura può continuare a vivere il suo percorso millenario nel confronto con gli altri media.
La pittura può mantenere una titolarità solo accentuando la sua portata “culturale” a fronte dello svuotamento di significato del bombardamento di stimoli solo intellettualmente superficiali proveniente dal resto dei mezzi di comunicazione visiva.

La mia idea è quella di concretizzare visivamente queste ed altre suggestioni sul tema appoggiando – in senso letterale- un opera bidimensionale, un “quadro” si sarebbe detto in altri tempi – sullo schermo di un comune tv color presso la zona living della mia casa studio.

Ho pensato di invitare, di tanto in tanto, un amico artista la cui opera verrà tenuta in esposizione per un mese in quella “posizione” particolare all’interno del green box che custodisce la tv stessa.

Si tratta di un’operazione ironica e concettuale al tempo stesso nello slittamento dei canoni del sistema dell’arte: un artista (in questo caso io) espone in uno “spazio” il lavoro di un altro artista all’interno di un “atto” concettuale che finisce per essere una sorta di gesto-installazione a quattro mani.

Negli spazi interni alcuni oggetti di Design contemporaneo (il pouff Bonaldo, le lampade Kartell etc..) dialogano con le mie opere dagli olii su tela ai disegni su tavola e alle opere a tecnica mista.

La presenza di due balconi finisce per rappresentare architettonicamente l'idea di scambio con la realtà esterna che invade con la sua luce e i suoi suoni l’atmosfera rarefatta dello Studio.

Si tratta infatti di uno spazio che vuole proiettarsi verso la città ad accogliere operatori dell’arte e non solo.

Qui collezionisti, galleristi, artisti e amici possono non solo visionare le mie opere in mostra ma anche scoprire alcuni segreti tecnici della mia pittura e della mia arte.


Il cavalletto è sempre aperto con qualche opera in costante lavorazione !


Non solo arte e cultura ma anche conversazione e relax in quella che ho chiamato
"The Meeting Corner", l’angolo dell’incontro.

Questo spazio infatti sarà dedicato a scambi, interviste, chiacchierate che resteranno private o che potranno coinvolgere  un pubblico più ampio grazie alle possibilità del Video e dei Social Networks.

Il visitatore solitario potrà anche rilassarsi consultando la mia piccolissima ma preziosa selezione di riviste d’arte che puntualmente acquisto ogni mese e soprattutto i miei libri: dall’arte all’antropologia con una sezione particolarmente interessante per quanto riguarda l’Esoterismo.

Tra i volumi anche alcune pubblicazioni rarissime come la prima edizione di "Fronde dell’Antico Noce" di Ottavio Adriano Spinelli.

Piccole opere incastonate negli scaffali da scoprire tra i miei libri o che sembrano spiare il visitatore da qualche cassetto semi aperto di un comodino in legno, opere dal sapore erotico-pop che sbucano dall’armadio a muro,  dipinti di carattere mitologico contemporaneo sopra cassettiere dal design moderno, minuscole creazioni inserite persino nel bagno dalle lussuose rifiniture in verde e blu.

Oltre all’idea di open studio che diventa spazio di incontro il "concept" che ho voluto perseguire è quello dell’arte che conquista e anima tutti i possibili spazi domestici interagendo con la casa in modo di volta in volta ironico, surreale, poetico.
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