"Panormita" una poesia di Francesco Maria Cannella

rivoli cedui tra guglie e ginestre

dell’aria l’ammanto immune nel gesto

carenze offerte inermi alla pace

e giri di parole che sembrano un agguato

 

decade lo sguardo per ogni commissione

e infuria demagoga la quiete ciarliera

 

già dubita e rende spuria comodità

 

seria o non seria la mano che sente

il palmo il compromesso 

 

o la morte di Ettore

 

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