“Omaggio a Gaetano Catalano, maestro di diritto e della storia dei rapporti Stato-Chiesa” di Carmelo Briguglio

Ho conosciuto e sono stato stretto collaboratore del prof Catalano quando, al metà degli anni ’70, ricoprì l’incarico di segretario provinciale del Msi a Messina, nella stagione della scissione di Democrazia nazionale. Incarico in cui, per volere di Almirante, lo precedetti, ancorchè molto giovane, in una sorta di “triumvirato”, insieme ad altri due amici, Santo Crisafi e Guglielmo Labruto. Frangenti duri e difficili, nei quali il nostro Professore, uno dei pochi che allora avevamo in in mondo accademico in cui era rischiosissimo dirsi di destra, fu un prestigioso e sicuro punto di riferimento per il leader dell’allora Movimento sociale italiano e per la comunità della destra a livello nazionale e sul territorio, ferita da quella scissione che allora suonò come un tradimento. Passai con lui tante giornate di lavoro politico in federazione e nel suo studio subendo, insieme ai suoi ritmi del tutto impolitici, il fascino di un uomo dalla cultura storica e giuridica immensa. E dalla rara quanto severa coerenza con se stesso e con i propri ideali. 150 pubblicazioni, a raffronto del nostro tempo in cui molti accademici non ricercano e scrivono nulla, testimoniano anni passati su libri e archivi, a “disvivere”, per dirla con Sciascia, una vita che altri consumano nell’esercizio di baronie e giochi di potere all’ombra delle università. Negli anni recenti ci perdemmo di vista. Me ne rammarico, come della mia assenza ai suoi funerali, di cui seppi solo dopo. Ma del contributo che alla cultura e alla politica di destra ha dato Gaetano Catalano, scienziato a livello europeo del diritto ecclesiastico e dei rapporti tra Stato e Chiesa, conoscitore e critico finissimo di quella che allora si chiamava la Ostpolitik vaticana e della parallela teologia della morte di Dio, va fatta memoria per come merita. Oggi dò e diamo il nostro apporto per ricordarlo, a nome di generazioni politiche che lo conobbero ed ebbero la possibilità di apprezzarlo come giurista, intellettuale e uomo che ebbe il coraggio, in tempi in cui non era facile, di professare liberamente e pubblicamente le sue idee. Il mio ricordo è piccolo per l’uomo che è stato. C’è chi, tra i suoi allievi e quanti gli furono più vicini, può continuare questo incipit, con più adeguata opera. Sarebbe cosa buona e giusta. 
 
 
 
IL PAESE IN CUI NACQUE LO RICORDA COSÌ
 
Gaetano Catalano, nato a S. Salvatore di Fitalia il 15 Febbraio 1926 e morto a Messina il 14.01.2011, ha conseguito nel Luglio 1947 la laurea in giurisprudenza con il massimo dei voti e la lode accademica presso l’Università di Messina. Ha quindi ricoperto il ruolo di assistente presso la cattedra di diritto amministrativo e di diritto ecclesiastico nell’ Università di Catania dal 1948 al 1951. Ha altresì svolto attività di assistente dal 1951 al 1956 presso la cattedra di diritto ecclesiastico nell’ Università di Parma. Nel 1952 il Ministero de la Pubblica istruzione gli assegna, come vincitore di un relativo concorso, una borsa di perfezionamento in studi giuridici. Altre tre borse di studio gli sono altresì assegnate dal Ministero degli Affari Esteri per la Francia e la Spagna. Consegue la libera docenza in diritto ecclesiastico nel 1958 e torna a Catania per insegnare dal 1958 al 1962 “Storia dei trattati e politica internazionale”. Per lo stesso periodo ed anzi fino al 1975 viene incaricato dell’ insegnamento di “Esegesi delle Fonti del diritto italiano” presso l’ Università di Palermo. Vincitore del concorso a cattedra di diritto ecclesiastico svoltosi nel 1963, con deliberazione unanime, viene chiamato a far parte della Facoltà di Giurisprudenza di Palermo, dove insegnerà per incarico e per un biennio “Storia e sistemi delle relazioni tra Stato e Chiesa”. Ha tenuto altresì per incarico l’insegnamento del “Diritto ecclesiastico” presso la Università di Messina dal 1969 al 1973. Nell’ Ottobre del 1985 è stato chiamato a ricoprire la cattedra di diritto ecclesiastico presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’ Università “La Sapienza” di Roma. é stato più volte eletto componente di commissioni giudicatrici di concorsi per libera docenza e per cattedra.
Tra le sue pubblicazioni (oltre 150) vanno ricordati:
“Le ultime vicende della Lagazia Apostoloca di Sicilia”
“Il diritto di libertà religiosa”
la “Problematica giuridica dei Concordati”
“Sovranità dello Stato e autonomia della Chiesa”
Catalano era socio di numerose associazioni culturali italiane ed estere e riveste la carica di componente nazionale della Accademia di Scienze Lettere e Arti di Palermo.
Procuratore legale e Avvocato cassazionista è stato insignito della “Toga d’oro” dall’ Ordine degli avvocati di Messina in relazione al cinquantesimo della sua attività professionale.
Avvocato presso i Tribunali Ecclesiastici.
Con decreto ministeriale del 20 Febbraio 2002 gli è stato conferito il titolo di “Professore emerito” in ragione del fatto che ben poteva essere considerato “un maestro del diritto in Italia e fuori dai confini nazionali”. (comune.sansalvatoredifitalia.me.it)
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