A Milano il prossimo 3 luglio anteprima dello studio di Pierfranco Bruni su Salvatore Quasimodo a cinquant’anni dalla morte

Martedì 3 Luglio 2018, alle ore 17.00, presso il rinomato BAR JAMAICA, in Via Brera n. 32 a Milano (storico ritrovo di artisti e intellettuali, frequentato da Salvatore Quasimodo) si terrà la presentazione del progetto letterario dal titolo SALVATORE QUASIMODO – TRA LA MAGNA GRECIA E I NAVIGLI. All’evento prenderanno parte lo scrittore, poeta e saggista Pierfranco Bruni (già candidato al Nobel per la Letteratura), la scrittrice e conduttrice Stefania Romito (rappresentante letteraria e Ambasciatrice del Nuovo Rinascimento) e l’artista Davide Foschi, fondatore del NUOVO RINASCIMENTO. Un tributo di grande originalità e di altissimo spessore culturale e poetico per omaggiare il famoso poeta siciliano a cinquant’anni dalla sua scomparsa. Un progetto letterario che comprende il Video dal titolo “TRA LA MAGNA GRECIA E I NAVIGLI” https://www.youtube.com/watch?v=WpF__p_yJYg&t=1s e una Cartella poetica con testi di Pierfranco Bruni e progetto grafico a cura di Stefania Romito (Ophelia’s Friends Cultural Projects) ) in collaborazione con il CENTRO STUDI E RICERCHE "FRANCESCO GRISI" nell'ambito del progetto "ETNIE E LETTERATURA" del MIBACT curato da Pierfranco Bruni.  
Il progetto letterario tende a porre in risalto il periodo milanese del famoso scrittore siciliano, dalle sue frequentazioni letterarie al “Giamaica” Bar di Brera, alla casa di Corso Garibaldi, fino all’ultima tappa del suo straordinario viaggio esistenziale che si concluse al Cimitero Monumentale. Un viaggio poetico in cui grazia, eleganza e stile si fondono alle affascinanti ambientazioni metafisiche evocate dalla raffinata poesia di Pierfranco Bruni. Tra la Magna Grecia e la Milano degli anni Quaranta e Cinquanta si snoda il vissuto di Salvatore Quasimodo che ha fatto dell’arte della parola l’essenza della sua poetica. Storia, mito, memorie si fondono a immagini di raffinata eleganza che celebrano il cammino esistenziale del poeta siciliano che da Modica, attraversando Tindari e il mare greco, approda a Milano sospinto dalle nebbie della nostalgia.
Fu la notte lunga a tracciare le nebbie appena sceso dal treno che aveva abbandonato limoni ed eucalipto nel mare di Grecia, recitano i versi poetici di Pierfranco Bruni che ritraggono con straordinaria intensità i momenti più significativi della vita di Salvatore Quasimodo.
Le seducenti note del “Tango delle Capinere” (colonna sonora del Video) conferiscono ritmo alle nebbie e ai chiaroscuri di una Milano che si alterna alle ambientazioni siciliane dando vita a una danza poetica tra il fumo di sigaretta e il cadenzare dell’orologio nel tempo. Sulle ombre della memoria ho ricucito tomaie di epoche. Qui lungo i secoli le civiltà sono rimorsi nella piazza del Duomo. Il vento soffia dal Sud!
Un viaggio nella poesia che prosegue da una finestra sul mare di Scilla, che fonde le sue chiare acque al cielo dei navigli. Scilla ha il viaggio delle terre d’isole lungo il canto degli echi delle gazze d’estate. Le nebbie costruiscono macerie di ricordi di un’infanzia in cui l’orologio segna il tempo della vita che giunge alla sera.
Di macerie le mie parole sono sfinite e si perdono sotto le lampade che mi segnano la strada. Fu da quel giorno che lasciai le mie infanzie che il cuore toccò l’anima.
Scialla e Cariddi, Leonida, Odisseo, i miti classici riaffiorano dalle acque cristalline del mare di Sicilia per riflettersi nelle acque dei navigli milanesi illuminati da lampioni di vita e impreziositi dagli scavi della Magna Grecia.
La seconda parte del Video è dedicata alla frequentazione di Salvatore Quasimodo del Giamaica Bar, noto ritrovo di intellettuali dell’epoca. Un angolo della vecchia Brera in cui si sorseggiano caffè e cultura e dove i palati vengono appagati dai magici sapori dell’arte e della poesia… al Giamaica bar della Milano in bianco e nera, la vita non fu mai un perder di parole.
La casa di Quasimodo in Corso Garibaldi al civico 16 e i bianchi marmi del Monumentale suggellano la vita di un poeta che ha saputo proiettare la sicilianità tra le guglie del Duomo di Milano, dove l’orologio del tempo segna gli ultimi rintocchi tra gli echi dei piccioni e le nebbie della notte, sulla linea dell’orizzonte infinito… Ed è subito sera.
“Milano mi ha accolto
 come figlio errante di terre distanti.
Vivo di nebbie asciugate
 con la nostalgia”  (Pierfranco Bruni).
 
L’evento è sostenuto dal MIBACT (Progetto ETNIE), dal SINDACATO LIBERO SCRITTORI ITALIANI, dall’ASSOCIAZIONE VERSO UN NUOVO RINASCIMENTO, dal CENTRO STUDI E RICERCHE “FRANCESCO GRISI” e da OPHELIA’S FRIENDS CULTURAL PROJECTS.
 
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